Ebbene si, Chuck Norris odia la risonanza magnetica. Recentemente il noto attore ha annunciato un'azione legale contro le compagnie che producono i macchinari per la risonanza magnetica utilizzati su sua moglie Gena. Come ha riferito Newsweek l'attore e campione di arti marziali di 77 anni, protagonista di Walker Texas Ranger ha chiesto un risarcimento di ben 10 milioni di dollari.

La cifra servirebbe a coprire le spese mediche ma anche a risarcirlo per le opportunità lavorative rifiutate per accudire la moglie.

Sotto accusa è finito in particolare il gadolinio, un mezzo di contrasto tra i più utilizzati in radiologia.

COS’E’ IL GADOLINIO?

Il gadolinio è un Elemento chimico (numero atomico 64, peso atomico 157,25, simbolo Gd ), metallo appartenente al gruppo delle terre rare; si trova in prevalenza nella gadolinite ed è utilizzato come mezzo di contrasto nella risonanza magnetica nucleare, per permettere un approfondimento diagnostico e, quindi, una giusta diagnosi. Circa 30 milioni di persone ogni anno ricevono il gadolinio, secondo l'American College of Radiology.

Ironia della sorte il Dr Bruce Lee (non quel Bruce Lee), professore di salute pubblica alla Johns Hopkins Bloomberg School of Public Health, ha osservato in Forbes come questi agenti di contrasto basati sul gadolinio includano anche altri prodotti chimici, che dovrebbero eliminare qualsiasi effetto tossico.

IL CASO GENA NORRIS

Gena Norris, 54 anni è stata sottoposta a risonanza magnetica per la sua artrite reumatoide. Nella causa, i Norris insistono sul fatto che nel 2012, dopo diverse procedure di risonanza magnetica, Gena ha avvertito un "dolore bruciante in tutto il corpo", potenti tremori, debolezza e intorpidimento. Come risultato delle iniezioni GBCA (Gadolinium-Based Contrast Agents), dice che soffre di disturbi cognitivi, danni renali e difficoltà di respirazione.

In seguito ha cercato la terapia di chelazione, un metodo controverso utilizzato per evacuare il gadolinio dal corpo.

Secondo Norris, il suo trattamento a Reno ha rivelato alti livelli di gadolinio rimasti nel suo corpo anni dopo la sua ultima risonanza magnetica - una possibilità riconosciuta dalla Food and Drug Administration (fda) negli Stati Uniti nel 2015. La FDA dice che non ci sono effetti avversi sulla salute del gadolinio deposizione, con una eccezione.

I sintomi di Norris sono sorprendentemente simili a una rara condizione ad eziologia sconosciuta chiamata fibrosi nefrogenica sistemica (NSF) che causa fibrosi alla cute, alle articolazioni, e agli organi interni.Tuttavia ci sono molte prove che suggeriscono che sia associata con l'assunzione di gadolinio in pazienti con insufficienza renale grave.I pazienti sviluppano ampie aree con noduli fibrotici.

La NSF può anche causare contratture articolari con conseguente dolore e limitazione nella possibilità di movimento, come descritto dalla signora Norris.

Secondo la FDA, l'NSF di solito si verifica in pazienti con insufficienza renale preesistente, ma è stata descritta in pazienti con normale funzionalità renale, spingendo a ulteriori indagini sugli effetti della ritenzione del gadolinio.

LA RISPOSTA DELLA FDA

la FDA ha annunciato a maggio una revisione degli studi scientifici e identificato "nessun effetto nocivo" associato al mezzo di contrasto sull tessuto cerebrale. C'è un piccolo gruppo di persone con insufficienza renale che può sviluppare alcuni effetti collaterali dopo essere stato esposto al gadolinio, ha osservato l'annuncio.

L'agenzia ha promesso che una revisione delle prove sarebbe continuata e che ci sarebbe stata un'assemblea pubblica sulla questione,avvenuta l'8 settembre, quando si è riunito il comitato consultivo della FDA.

In definitiva l'FDA ha convenuto che non vi erano prove sufficienti a sostegno dell'idea che il gadolinio potesse causare danni alle persone i cui reni funzionavano normalmente. Ma il gruppo ha anche convenuto che sull'etichetta del contrasto dovrebbe essere aggiunto un avvertimento sul potenziale di agenti di contrasto basati sul gadolinio di rimanere in alcuni tessuti più a lungo del previsto.

L'Agenzia Europea per i medicinali (EMA) ha ritirato dal mercato tre contrasti basati sul gadolinio a luglio a causa di casi simili, sebbene l'agenzia abbia rilevato che si trattava di una misura precauzionale e che non c'erano molte prove di un rischio per la salute. Ora l’ultima parola spetterà alla Corte Superiore di San Francisco.

Riuscirà Walker Texas Ranger ad avere la meglio anche questa volta?