Il 2014 sarà l'anno della fatidica entrata in vigore del redditometro. Questo strumento nelle mani dell'Agenzia delle Entrate, sarebbe dovuto entrare in vigore gia nel 2009 ma per un itervento del Garante della privacy l'entrata in vigore del redditometro è stata spostata di ben 4 anni.

Di che si tratta

Il redditomentro, consiste nel controllo incrociato tra le banche dati che contengono le varie voci di spesa degli italiani e le dichiarazioni dei redditi presentate dai contribuenti.

Verranno conteggiate solo le spese che soddisfano il requisito della certezza (fatture, operazioni bancarie, ecc.); tali spese poi verranno confrontate con il Modello Unico presentato nel 2010. Verranno escluse dal redditometro le spese medie ISTAT, come ad esempio generi alimentari e vestiario, proprio perchè mancano del requisito di certezza. I controlli dovrebbero aggirarsi sulle 35.000 unità. Il margine di tolleranza tra spese e dichiarazione è del 20% per qualsiasi fascia di reddito; quindi non c'è nessun criterio di progressività nel controllo e questo potrebbe generare delle forti ingiustizie.

Se il redditometro segnala bollino rosso, partirà dalle autorità un controllo preliminare dagli uffici locali sul nucleo sottoposto all'osservazione del fisco, successivamente il contribuente verrà chiamato dall'Agenzia delle entrate per il contraddittorio e se il contribuente riesce a chiarire la situazione, ad esempio perchè la situazione della famiglia fiscale non coincide con quella della famiglia analitica, il contenzioso potrà essere archiviato.

La tipologia di accertamento usata dal Fisco nel caso del redditometro, in genere, è l'accertamento con adesione, ed il parametro maggiormente sotto la lente dell'Agenzia delle Entrate sarà la variazione patrimoniale avvenuta tra un anno e l'altro; vale a dire l'aumento dei risparmi e degli aquisti di beni immobili o mobili registrati (auto, barche ecc.) nel corso dell'anno.

Dato che questo è uno strumento molto potente probabilmente il Fisco non userà un atteggiamento rigido con il contribuente ma lascerà anche un minimo spazio alle interpretazioni e valuterà anche le reali condizioni di vita del contribuente.