Mille euro in più in tasca agli italiani che guadagnano fino a venticinque mila euro lordi all'anno: è la scommessa del neo Presidente del Consiglio, Matteo Renzi che cerca in questo modo di mettere qualche soldo in tasca a chi ha pagato maggiormente il caro prezzo della crisi, ovvero le classi medie.

Traducendo nel linguaggio di chi deve arrivare faticosamente a fine mese, significano all'incirca 80 euro mensili che per molte famiglie fanno comodo, eccome. In tutto, in base ai dati del Ministero dell'Economia e delle Finanze, l'aumento riguarderà all'incirca 11 milioni di persone, per un costo totale di circa 10 miliardi di euro.

E' un Matteo Renzi convincente l'invitato speciale di "Porta a Porta", parla a raffica e spiega in maniera semplice quelle che sono le sue intenzioni rivoluzionarie.

Ma gli scettici sono dietro l'angolo: con quale copertura finanziaria si riesce a dare qualche soldo agli italiani? Semplice, con piccole sforbiciate da una parte e dall'altra.

Intanto molte delle odiose auto blu, simbolo dello spreco delle passate legislature, verranno vendute all'asta. Mille e cinquecento di sicuro. Non sono tanti soldi, ma la gente coglierà la buona volontà. Più consistente l'importo che Renzi cercherà di reperire dalla spending review. Cottarelli dice che nel 2014 al massimo si riusciranno a risparmiare 3 miliardi di euro, Renzi ne prevede 7.

Tagli degli stipendi dei manager pubblici, perché i manager non possono guadagnare più del Presidente della Repubblica. Qualcosa verrà finalmente preso dalle Pensioni d'oro. Non le pensioni di qualche migliaia di euro, ma quelle da 195 mila euro lordi. Una buona sforbiciata non farà male a chi percepisce più di 8 mila euro netti al mese. Alla fine i 10 miliardi di euro sono ampiamente finanziati e Renzi ci mette la faccia: "Se il 27 maggio questa misura non sarà stata applicata, potrete dire che Renzi è un buffone".