Il bonus acqua 2018 consiste in un'agevolazione rivolta a tutte le famiglie che risultano avere un reddito economico particolarmente basso e che quindi, per legge, avranno la possibilità di avere contemplato uno sconto sulla bolletta dell’acqua. Di seguito verranno elencati i requisiti di idoneità per accedere all’agevolazione prevista dallo stato e i termini stabiliti per poter presentare la domanda.

Chi può chiedere il bonus acqua 2018 e i termini per la presentazione della domanda

Il requisito fondamentale per poter accedere al bonus acqua è il reddito del richiedente che dovrà risultare entro la soglia massima prevista dalla legge. I requisiti variano in base alla regione nella quale si ha la residenza, condizione quest’ultima necessaria per poter accedere all’agevolazione economica del bonus nel comune in cui si inoltra la domanda. Per quanto riguarda le soglie isee, in quasi tutte le regioni italiane, è contemplata nella soglia massima di 8.107,50 euro annui o in alternativa 20mila per i nuclei familiari con più di 3 figli a carico.

Altra condizione indispensabile per l’accesso al bonus idrico è che l’abitazione per la quale si richiede non rientri in particolari categorie catastali come casa signorile (A1), villino (A/7) e palazzi di prestigio o castelli (A/9). Il bonus, inoltre, consiste in un rimborso di tipo annuale corrispondente al consumo relativo di 29.200 litri di acqua che, tradotti nel quotidiano, corrispondono a circa 80 litri al giorno per ogni componente del nucleo che compone la famiglia e che viene calcolata in base alla tariffa che vige e prevista per gli usi di tipo domestico.

La data limite per presentare la domanda del bonus acqua

Per il 2018 il bonus idrico potrà essere richiesto fino al primo luglio, ultima data per poter presentare la domanda che potrà essere fatta nel proprio Comune di residenza o attraverso uno dei tanti Caf presenti su tutto il territorio.

Lo sconto partirà in maniera retroattiva, considerando la data del primo gennaio 2018. A differenza dei bonus luce e gas, quella del bonus idrico rientra in un tipo di agevolazione gestita dall’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (Arera) ed è regolata a livello delle singole regioni. In virtù di questa particolare gestione il bonus acqua fa capo alle Autorità idriche regionali e quindi i requisiti richiesti per la domanda potrebbero variare di Regione in Regione. A tal proposito, infatti, il Lazio, il Piemonte, la Toscana e l’Umbria hanno adottato soglie di riferimento ISEE diverse da quella sopra indicata e che gli interessati potranno verificare, nel particolare, nei propri comuni di residenza.