Il glorioso Luigi Ferraris è in ginocchio. Crepe, odori nauseabondi e disservizi si prendono gioco di uno stadio che racconta una parte molto importante della storia del calcio italiano. Genoa e Sampdoria rallentano la corsa verso l'acquisto della struttura, dribblando ogni tipo di spesa che sarebbe invece prevista nel programma di restyling.

Un grande malato

Il giornalista de Il Secolo XIX, Giovanni Mari, ha realizzato un servizio altamente preoccupante sulle condizioni di salute del luigi ferraris.

A suo dire sarebbe "un grande malato" con estremo bisogno di un medico curante. Il terreno di gioco, ormai, è diventato l'ultimo dei problemi, anche se in questa stagione ha creato diversi grattacapi a Genoa e Sampdoria. Preoccupano seriamente le crepe sui muri, le cabine a pezzi, i bagni intasati e gli insopportabili escrementi di uccelli sui muri. I "tapulli" del passato non reggono più la pressione, così ogni domenica diventa un enigma. Rubinetti e porte guaste potrebbero diventare un pericolo per i tifosi, che devono fare i conti con una struttura sempre più abbandonata a se stessa. Il Luigi Ferraris fa acqua da tutte le parti, senza dimenticare la sporcizia e la ruggine diventate ormai un tratto caratteristico delle due gradinate.

Quale futuro per il Luigi Ferraris?

Genoa e Sampdoria si portano avanti da tempo questo problema. Il Luigi Ferraris peggiora anno dopo anno e si allontana sempre più dagli standard minimi europei. Lo stadio genovese non è all'altezza della situazione, chi di dovere dovrebbe prenderne atto. Struttura fatiscente con scarsissime prospettive per il futuro. Servono investimenti importanti per rendere decoroso uno stadio che sente più che mai il peso degli anni. Genoa e Sampdoria, al momento, non hanno intenzione di porre rimedio alla pessima qualità dello stadio. Allora i tifosi dovranno sperare in qualche intervento da parte del comune, dato che la struttura rischia davvero di diventare impraticabile.

Ipotesi che i tifosi di Genoa e Sampdoria scongiurano, anche se quest'ultimi preferirebbero trasferirsi uno stadio nuovo di proprietà. E' risaputo, infatti, che i tifosi rossoblu siano legati maggiormente al Ferraris dal punto di vista emotivo, rispetto ai cuigini doriani, avendolo soprannominato fin dagli inizi 'o campo do Zena'. Chiunque prenderà in mano lo stadio, in ogni caso, avrà tante grane a cui pensare. Fino ad allora bisognerà turarsi il naso e sperare nella buona sorte.