Da ieri la notizia rimbalza in ogni dove. L'attuale presidente del Consiglio dei Ministri, Matteo Renzi, ha rilanciato l'Idea di costruire il ponte ad un'unica arcata sullo Stretto di messina. Il progetto esiste già ed anche i lavori di preparazione erano cominciati anni fa, prima che ogni ipotesi relativa all'opera venisse accantonata dopo le dimissioni da premier di Silvio Berlusconi.
Messina ha altre priorità
Basta visitare Messina per capire che il capoluogo siciliano più vicino al continente ha bisogno di ben altro prima di una grande opera come il ponte.
I punti di accesso all'area urbana sono fatiscenti, la viabilità è spesso intasata da ingorghi lungo le vie principali, i mezzi pesanti sono costretti a circolare all'interno della città proprio a causa di un malfunzionamento del porto di Tremestieri, perennemente insabbiato dai detriti che si accumulano.
La contrarietà del sindaco Accorinti
Il sindaco della Città Metropolitana di Messina, Renato Accorinti, si è già detto contrario all'attuazione del progetto : "Non sono assolutamente d'accordo con quanto dichiarato dal presidente del Consiglio, non abbiamo bisogno di populismo o di favole. La Raggi ha detto no alle Olimpiadi no diciamo no al Ponte.
Renzi ci dia invece le opere che che sono più utili e che ci aveva promesso per il Sud". In effetti nessun impegno del governo è stato mantenuto nell'ultimo anno, il Mezzogiorno d'Italia e la Sicilia in particolare sono in condizioni precarie quando si parla di infrastrutture e collegamenti. Come se non bastasse, si presenta puntualmente lo spettro dell'emergenza idrica per la città, dovuta ad una frana che interessa la condotta di Calatabiano, principale fonte idrica di Messina.
'No al ponte'
"Mi impegnerò in prima persona - prosegue Accorinti - contro la realizzazione di quest'opera inutile per la quale in passato sono stati sperperati oltre 600 milioni di euro. Noi abbiamo bisogno di autostrade, ferrovie, porti, aeroporti, non del ponte.
Si tratta di un'opera devastante e antieconomica tanto è vero che quando è stato presentato il project financing nessuno si è presentato. Inoltre - ricorda il primo cittadino - Renzi rinnega le sue stesse parole, all'innaugurazione del TERNA in Calabria, il Premier disse che il ponte sullo Stretto si sarebbe potuto fare solo dopo aver completato tutte le infrastrutture nel meridione. Oggi, da Salerno in giù c’è il deserto infrastrutturale e la Sicilia ha la peggiore ferrovia d’Europa, andiamo ancora a binario unico e a gasolio. Ora cosa vuole fare il presidente del Consiglio? Spendere cifre inimmaginabili per 3 km di ponte che collega due pezzi di deserto? Basta populismo, ci opporremo in tutti i modi“.