Nonostante lo scontro consumatosi nei giorni scorsi tra tecnici (o burocrati, se preferite) e politica si accenderà, nella giornata di oggi, il semaforo verde della Camera per il Decreto Pa e, conseguentemente, per la pensione dei 4000 Quota 96 scuola "intrappolati" dalla Riforma Fornero. L'impalcatura delle norme approvate venerdì scorso in Commissione Affari Costituzionali non ha ceduto alle pressioni del servizio tecnico della Commissione Bilancio - i membri "politici" della Bilancio, invece, hanno dato tutto il loro appoggio - e burocrati del Mef.

Oggi, dopo la fiducia all'azione di Governo chiesta e ottenuta questa notte dall'esecutivo Renzi, sarà approvato, in prima lettura, il DL 90/2014. Il provvedimento dovrà poi passare al Senato, e va convertito in legge entro il 24 agosto, ultima data utile. Vediamo i principali provvedimento contenuti nel Decreto in esame per il quale manca, a questo punto, l'approvazione del Senato e poi i giochi saranno fatti.

Decreto Pa e Pensioni Quota 96 scuola: i provvedimenti

In pensione dal primo settembre i quattromila Quota 96 comparto scuola, stop all'istituto del trattenimento in servizio, possibilità per le PPAA di collocare in pensione quei dipendenti con la massima anzianità contributiva che abbiano compiuto 62 anni (per primari e professori universitari l'asticella è stata alzata a 68 anni), stop alla disincentivazione pensioni precoci.

Queste, alcune delle maggiori novità del Decreto Pa. Vediamole. Pensioni Quota 96 scuola. Nonostante si trattasse di riparare a un torto, tuoni e fulmini si sono abbattuti sull'emendamento che consente ai quota 96 scuola di liberarsi dalla svista della Riforma Fornero. Alla fine dei giochi però l'emendamento in questione ce l'ha fatta: con la conferma della Commissione Bilancio, i 4000 professori potranno finalmente, presentando istanza all'Inps entro 15 giorni dalla conversione in legge del Decreto 90, lasciare il posto di lavoro dal 1° settembre. I destinatari del provvedimento sono coloro che entro la fine dell'anno scolastico 2011/2012 hanno raggiunto la quota 96 ossia chi ha raggiunto 60 anni di età e 36 di contributi o 61 di età e 35 di contributi entro il 31 Agosto 2012.

Trattenimenti in servizio: stop dal 31 ottobre 2014 con deroga al 31 dicembre 2015 per i magistrati. Gli statali, in generale, non potranno rimanere in servizio oltre il raggiungimento dei requisiti, per i magistrati, invece, le disposizioni entreranno in vigore a fine 2015. Dipendenti pubblici. Confermata anche la mobilità volontaria di quei dipendenti statali con figli al di sotto dei tre anni oppure affetti da grave disabilità. Confermato anche il limite di trasferimento entro il raggio di 50 Km per quegli statali ritenuti in esubero.

Nuove assunzioni nell'apparato statale. Non saranno più solo i ruoli lasciati scoperti dalle uscite a definire la possibilità di ricorrere al turnover da parte delle Pa, bensì dovranno essere presi in considerazione anche parametri economici e capacità di spesa dell'amministrazione.

Placet per i contratti a termine(lavoro subordinato a tempo determinato) ma solo negli enti che non abbiano ecceduto i limiti di spesa e con il bilancio in salute. Stop alle penalizzazioni per i precoci. Nel testo del decreto, tra i provvedimenti, c'è anche la buona notizia tanto attesa da precoci e usuranti del pubblico impiego: con buona pace della Fornero, dal Decreto Madia arriva l'addio alla disincentivazione nell'accesso alla pensione anticipata.