Nella giornata di ieri il Presidente del Consiglio Matteo Renzi si è occupato delle zone colpite dal Terremoto dello scorso 24 agosto, dapprima nel Consiglio dei Ministri dove è stato approvato l'atteso decreto che oltre a stanziare i fondi necessari alla ricostruzione ha definito le regole per accedere ai fondi e i necessari controlli e nel pomeriggio con una visita nei Comuni colpiti.

Nei giorni post terremoto è emersa con forza da parte della popolazione la volontà di non farsi abbattere dalla tragedia e dalla perdita di persone care che tutti, per un parente o per un amico, lamentano. Prevale un orientamento al futuro, con la speranza di avere al più presto l'autorizzazione a rientrare nelle case agibili, benchè la paura sia tanta, o per iniziare ad intervenire sulle case danneggiate.

L’impressione è che la gente stia reagendo al dramma, che abbia voglia di ricostruire il proprio futuro con le proprie capacità e con il sostegno dello Stato. Il decreto approvato oggi dal Governo offre una prospettiva a questo desiderio di ricominciare, dando una prima risposta ad alcune delle domande che i cittadini si stanno facendo. Il decreto, secondo i lanci d’Agenzia, prevede il risarcimento integrale dei danni per le case e gli edifici colpiti e interventi a sostegno delle attività economiche del territorio, interventi attesi e indispensabili per chi con il sisma ha perso tutto.

Inoltre, in paesi che vedono una forte presenza di seconde case, la garanzia che l’intervento dello Stato sarà anche a favore di proprietari d queste case offre la concreta possibilità che i paesi possano rinascere.

Nella visita ad Amatrice, avvenuta in un clima già invernale e sotto la pioggia, il Presidente del Consiglio ha avuto modo di visitare, oltre al Comune, ospitato in un prefabbricato, il Centro di Coordinamento di Amatrice della Protezione Civile, dove ha incontrato gli operatori e i volontari impegnati nella assistenza della popolazione. Ad accoglierlo i volontari del Cisom, i professionisti e i geometri che sono impegnati nel lavoro delle perizie, i vigili urbani di Roma e di Milano che con loro distaccamenti garantiscono le funzioni proprie del corpo nelle zone terremotate, vari corpi delle forze di Polizia e dell'esercito e gli scout del CNGEI, oggetto questi ultimi di una particolare e calorosa stretta di mano da parte del Presidente del Consiglio anch'egli scout da giovane.

Nella sua visita il Presidente del Consiglio ha potuto constatare come la fase dei soccorsi e della prima emergenza si stia esaurendo, con la progressiva chiusura delle tendopoli, mano a mano che gli ultimi cittadini ospitati trovano sistemazioni alternative. Dopo l'emergenza si sta passando ad un'altra fase, quella della costruzione delle case di legno per superare l'inverno e avviare la fase della ricostruzione, che il Decreto approvato oggi potrebbe rendere molto veloce.