Ieri, 21 marzo, ha avuto luogo l'equinozio di primavera, ma si è anche celebrata la 'giornata mondiale del tiramisù'. Questo golosissimo dolce al cucchiaio ha conquistato tutto il mondo ed è una delle specialità 'made in Italy' più amate. Ufficialmente il Tiramisù è stato inventato a Treviso a fine anni sessanta dall'inventiva dello chef Roberto Linguanotto, ma ultimamente molti altri, a torto o a ragione è ancora da stabilire, ne stanno rivendicando la paternità.

Per chi vive a Roma però, se dici tiramisù dici pompi. Con una cinquantina d'anni di esperienza, infatti, il prodotto dello storico locale di via Albalonga, declinato in tutte le sue varianti quali, ad esempio, fragola oppure banana e nutella è ricercatissimo ed amatissimo da tutti gli abitanti della Capitale. Il suo segreto? Ingredienti genuini e di primissima qualità. La sua ricetta infatti include biscotti 'novarini', mascarpone di prima scelta e caffè Illy. Specialmente nel fine settimana, i giovani romani, ma anche i meno giovani, fanno la fila per accaparrarsi una fetta di questa ghiottoneria.

Di fronte al locale di sabato sera, non è insolito vedere macchine ferme anche in tripla fila, tanto che i residenti in zona spesso si sono lamentati con il gestore per questo.

Qualche anno fa è circolata la notizia che la storica sede del locale a due passi da Piazza Re di Roma chiudesse, questo a causa di un cartello affisso dal padrone del locale per protestare contro l'amministrazione locale. In realtà il brand ha preso talmente piede che ormai è diventato un franchising e lo si può gustare in tantissime altre location a Roma e dintorni, ma non solo. Insomma, il proprietario del locale, con un'attenta oprazione di marketng è riuscto a farsi incoronare 'Re del Tiramisù' e fino ad ora nessuno ha, per così dire, attentato al suo trono. Negli ultimi mesi un'altra catena simile è comparsa in città, si chiama We Love Tiramisù. Saranno in grado di rubare lo scettro al Re? Staremo a vedere! Per adesso, buon tiramisù a tutti!