L'8 maggio in pieno centro di Roma, in Via del Tritone, l'autobus linea 63 dell'Atac ha preso fuoco, per poi esplodere e sollevare una nube di fumo alta dieci metri che ha annerito la facciata del palazzo davanti al quale si era fermato. Fortunatamente, nessuna grave conseguenza né per i passanti, né per i passeggeri. Solo leggermente ustionata, invece, la commessa di 25 anni di un negozio proprio nelle adiacenze del palazzo vicino all'incendio.

L'autista della linea 63, come dichiara in una intervista a Il Tempo, è stato allertato dai passeggeri del forte odore di carburante, e una volta sceso ha constatato che dal motore stava iniziando un principio di incendio, seguito dallo spegnimento improvviso del mezzo. Dopo avere fatto scendere i pendolari, ha tentato inutilmente di spostare l'autobus. In attesa dei soccorsi, chiamati immediatamente, ha anche tentato invano di spegnere le fiamme sul retro del veicolo prima con l'estintore in dotazione, poi chiedendone uno agli esercenti vicini. L'incendio dell'autobus, e soprattutto le esplosioni, hanno causato danni alla strada e al palazzo davanti al quale il mezzo era sostato: completamente distrutte dall'esplosione le vetrine del negozio adiacente, il calore del fuoco ha sciolto l'asfalto, e il fumo ha annerito la facciata della palazzina.

A causa dell'età avanzata del parco mezzi e delle alte spese di manutenzione, purtroppo, quello degli autobus in "autocombustione" non è un fenomeno nuovo, tanto meno nella città di Roma: 14 autobus nel 2016, ben 22 nel 2017 e più di dieci dall'inizio di quest'anno. La causa di quest'ultimo incendio, secondo i primi accertamenti, sarebbe da ricercarsi in un cortocircuito dell'impianto elettrico del mezzo. L'Atac, nel frattempo, ha avviato un'indagine interna per chiarire le cause con precisione.

Impazza l'ironia su Twitter

Lo spettacolare incendio ha avuto un enorme risalto sul web, e tra chi ha sfruttato l'occasione per attaccare il sindaco Virginia Raggi, e chi invece ha invocato la privatizzazione di quella che è una delle municipalizzate più grandi del mondo, non sono mancati veri e propri slanci di ironia, tra meme, citazioni musicali o cinematografiche, e piccoli lampi di genio. Non è sfuggito a nessuno, soprattutto, il parallelo tra l'incendio dell'autobus e il rischio attentati: "Solo a Roma, se vedi fumo ed esplosioni, non pensi all'Isis ma all'Atac!".