La notizia è stata trasmessa sulla Rai nel pomeriggio del 16 settembre e su vari quotidiani: vi potrebbe essere una svolta, forse definitiva, indirizzata alla sopravvivenza delle persone affette da Sarcoma, la malattia oncologica che colpisce il tessuto connettivo. Fino ad oggi è risultato vano l'utilizzo di farmaci per combatterlo, in quella lotta impari durata oltre 40 anni e che ha proseguito esclusivamente tentando con la resezione totale di quella parte invasa dal tumore maligno.

Questo cancro colpisce in Italia circa 4000 persone l'anno e il 60% di questi, se non trattati tempestivamente in maniera opportuna, rischiano la morte.

Cos'è il sarcoma

Questo tumore maligno è una patologia rara che nasce e si trasmette principalmente per mezzo della circolazione sanguigna e per via linfatica. Le persone colpite hanno generalmente un'età inferiore ai 35 anni e presentano nel 20% dei casi, un sarcoma dei tessuti molli (cartilagine, tendini, muscoli, nervi, vasi sanguigni e tessuto sottocutaneo), e nel 50% un sarcoma osseo. Solo l'osteosarcoma e il sarcoma di Edwing risultano colpire, nella maggioranza dei casi, bambini e adolescenti.

La diagnosi, in tutte le circostanze, è data a mezzo ecografia iniziale e in seguito, se necessarie, da biopsia e risonanza magnetica indirizzate all'indagine della massa tumorale.

Scienza allunga la vita

La scienza ha scoperto che circa il 40% delle persone colpite da una di queste forme di sarcoma, è stata supportata negli anni da una diagnosi errata e da terapie non consone a combatterle. E' frequente per i medici di base interpretare l'esistenza di un ematoma o di una cisti sottocutanea, piuttosto che la presenza di un sarcoma. Oggi, a distanza di 40 anni sono stati fatti passi da gigante e la scienza sembra promettere alle persone colpite dal tumore maligno, la possibilità di un relativo allungamento della vita grazie a una molecola che ha dato risultati incoraggianti indirizzati alla loro guarigione.

Nuovo farmaco contro il sarcoma

La ricerca sul nuovo farmaco contro il sarcoma è durata quarant'anni e a questa avrebbe partecipato anche l'Italia con gli studi dell'Istituto Nazionale dei Tumori di Milano. Olaratumab è il nome con cui è identificato l'anticorpo monoclonale di origine umana, in grado di interferire con le cellule tumorali del sarcoma, fino a indurle alla completa regressione. L'efficacia del farmaco 'allunga' vita è stata dimostrata da una sperimentazione condotta negli Stati Uniti, su pazienti affetti da sarcoma in stadio avanzato o metastasi. Il risultato farmacologico esercitato dalla somministrazione di Olaratumad, in concomitanza con la doxorubicina, 'regalerà' un anno di vita in più ai pazienti colpiti da sarcoma.

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