La sorpresa della notte del 6 marzo arriva da Oakland, dove i Celtics costruiscono una vittoria esterna per più di 30 punti proprio contro i campioni in carica Nba, i Golden State Warriors. Un record, perché il team allenato da Steve Kerr non era mai stato sconfitto così pesantemente in questa stagione. Non hanno da temere troppo i Warriors, perché anche le altre squadre ai vertici della classifica dell'ovest si sono fermate: Portland e Oklahoma, entrambe impegnate nella notte, hanno perso contro Memphis Grizzlies e Minnesota Timberwolves.

Ne approfitta Houston, che aggancia così il terzo posto a pari merito - ora Rockets, Blazers e Thunder sono tutte e tre a 0.609 - con una vittoria fondamentale (e per nulla facile) a Toronto.

Celtics stravincono su Golden State, Harden guida i Rockets a Toronto

Per i Celtics non è solo Kyrie Irving a trascinare il team. Si è visto nei match precedenti infatti come il play All-Star di Boston non possa da solo caricarsi l'intera squadra: la differenza contro i Warriors l'ha fatta proprio il supporto dei compagni, con un incredibile Gordon Hayward da 30 punti e Tatum, Morris e Brown in doppia cifra.

Decisivi poi i 19 di Irving con 11 assist. Per i Warriors disastro al tiro: da tre soltanto il 22,9%, con 0 su 5 per Kevin Durant e 0 su 5 anche per DeMarcus Cousins. Si accorcia così la classifica della Western Conference, soprattutto con l'inaspettata vittoria dei Rockets in Canada contro i Raptors: i 35 di Harden sono troppi anche per un Kawhi Leonard da 26 punti e Ibaka e Sikaam in doppia doppia.

Sconfitte per Oklahoma e Portland, ora tre squadre al terzo posto a Ovest

La vittoria di Houston significa soprattutto che ora, al terzo posto, ci sono tre squadre a pari merito che si giocheranno spietatamente il passaggio come terza ai playoff: Portland Trail Blazers, Oklahoma City Thunder, Houston Rockets.

Portland e Oklahoma hanno entrambe perso questa notte, i primi a Memphis, dove Michael Conley ha messo a referto 40 punti e ha punito il 31% da tre dei Blazers: non bastano Lillard e McCollum per la franchigia dell'Oregon. Oklahoma, in serie negativa da qualche giorno, contava sul rientro di Paul George, che però ha totalizzato un preoccupante 8 su 25 dal campo e 4 su 14 da tre. I 38 punti con 13 rimbalzi e 6 assist di Russel Westbrook non sono sufficienti, i Thunder non hanno abbastanza soluzioni alternative al lasciare il possesso alle sue due stelle. Per i T-Wolves risponde Karl Anthony Towns, 41 punti e 14 rimbalzi, supportato da Jeff Teague, Andrew Wiggins e Derrick Rose.

Eastern Conference: vincono Indiana e Philadelphia

Conferme per i primi posti ai Playoff della Eastern Conference: gli Indiana Pacers vincono sui Chicago Bulls che si affidano troppo a Lauri Markkanen: per lui di nuovo doppia doppia ma 1 su 7 da tre. Chicago tira da tre con il 16% e la vittoria dei Pacers (benissimo Turner e Bogdanovic, non pesa l'assenza di Oladipo) è quasi automatica. Difendono il quarto posto i 76ers battendo gli Orlando Magic che così perdono l'ottava posizione lasciando una chance a Charlotte e Miami che si scontreranno questa notte. Battaglia cortissima per l'ultimo ingresso ai Playoff.