500 anni dopo la fine di Final Fantasy XIII-2, Lightning si risveglia con una missione: salvare più persone possibili per portarle nel nuovo mondo. Il motivo? Al mondo di Nova Chrysalia restano tredici giorni di vita. È questo l'incipit di Lightning Returns: Final Fantasy XIII, terzo e ultimo capitolo della Fabula Nova Chrystallis con protagonista la guerriera dai capelli rosa.

Iniziamo subito con il descrivere le caratteristiche del titolo: nel gioco l'unico personaggio controllabile è Lightning; tuttavia è possibile equipaggiarla con svariati outfit, chiamati assetti, costituiti da un vestito, un arma, uno scudo e due accessori. Il tutto è personalizzabile nei colori e aggiungendo alcuni ornamenti. È possibile entrare in battaglia con tre assetti, intercambiabili con la pressione di un tasto, e se ne possono avere altri di riserva. Ogni assetto può utilizzare quattro abilità, ciascuna associata ad un tasto del controller. Alcune abilità, come alcuni assetti, possono essere acquistati nei negozi (in questo capitolo tornano i negozi specializzati), ma i pezzi migliori vanno trovati negli scrigni o sconfiggendo i nemici e compiendo le missioni.

Le missioni appunto: a differenza degli altri jrpg, in LR:FFXIII per potenziare la protagonista (e per arrivare a vedere il finale migliore) bisogna portare a termine i compiti che i cittadini richiedono; alcuni però si trovano solo in certi luoghi e in determinate ore, per cui è importante pianificare le proprie mosse e l'utilizzo delle risorse a disposizione: nell'angolo superiore destro dello schermo è presente un timer che mostra incessantemente l'ora del giorno e il tempo che resta prima della fine del mondo. È possibile, per aiutarsi nell'esplorazione, utilizzare alcune abilità che richiedono particolari punti, recuperabili usando oggetti curativi o eliminando nemici.

L'esplorazione è finalmente libera: è possibile esplorare gli scenari a piedi, con il treno, in sella al chocobo (in alcuni punti), o usando le abilità di Lightning.

Il mondo è diviso in quattro aree, in cui si sbloccano, al completamento di alcune missioni, delle scorciatoie per esplorarle più facilmente.

E veniamo alle battaglie, il punto di forza del titolo: in LR:FFXIII le battaglie non sono a turni come negli altri capitoli della trilogia, qui vi è una marcata componente action, con la possibilità di cambiare gli assetti, e di conseguenza abilità e parametri. Tale caratteristica, una via di mezzo tra gli optimum di FFXIII e le Looksfere di FFX-2, permettono di sopperire alla mancanza di un party. Inoltre è possibile anche colpire i nemici in alcuni punti che possono essere recisi per indebolirli. Spiace però per il sistema della crisi, complicato in questo capitolo da un sistema non sempre chiarissimo.

Buona la trama, i personaggi e il design in generale, nonostante sembra in generale prodotto un po' in fretta per portare a termine la serie (la compagnia è infatti al lavoro su altri progetti, Final Fantasy XV in primis), e che quindi sembra tutto un mosaico. Dal lato tecnico, a fronte di un design gradevole, e di una buona atmosfera, resa anche da musiche di buon livello, una grafica che non sembra degna di un titolo di fascia alta. In conclusione è un titolo che, sebbene abbia delle buone idee e una progettazione generale di tutto rispetto, avrebbe sicuramente meritato maggior cura sul lato tecnico.

Voto: 7.8

Pro:

  • Buona storia
  • Design affascinante
  • Buon sistema di battaglia

Contro:

  • Tecnicamente solo discreto
  • Sensazione di incollaggio forzato