Che internet avesse cambiato le nostre vite è noto a tutti, ma nel panorama delle invenzioni tecnologiche più pericolose per il nostro rapporto di coppia, i social sembrano avere una parte preponderante considerato che sarebbero una delle cause principali della fine dei matrimoni. Secondo una ricerca effettuata da Censuswide, che comunque ha un suo peso nel diffondere statistiche riguardo indagini di mercato, un matrimonio su sette arriverebbe alla conclusione per colpa delle numerose tentazioni alle quali siamo presi durante l'utilizzo dei social network.

Facebook e Twitter, tanto per citarne due, sarebbero causa scatenante dei divorzi, che sono in aumento e che in buona parte possono essere fatti risalire ai rapporti virtuali (ma non solo) che instauriamo quotidianamente. La ricerca, inoltre, ha evidenziato che la stragrande maggioranza dei mariti e delle mogli controlla le amicizie del coniuge sui social network, entrando in una spirale di dubbi e gelosie degne del programma tv Alta Infedeltà, in voga su Real Time.

I matrimoni finiti a causa dei social

Ma sarà davvero così? Proviamo a fare qualche esempio. Sulla Stampa, in questi giorni, è stato riportato un articolo nel quale si raccontava la storia di una coppia sposata di Chicago: il marito, che aveva detto alla moglie di voler andare a trovare la madre in Michigan, ha successivamente pubblicato su Facebook un selfie assieme all'amante in piena Las Vegas. Un episodio che ha fatto non poco infuriare la moglie, la quale ha immediatamente messo la parola fine ad un rapporto che andava avanti da parecchio tempo. In un altro caso, invece, è stata la donna a tradire il marito, considerato che aveva ritrovato su Facebook un paio di suoi ex fidanzati durante la ricerca di personale per la sua azienda. Da lì, la fine del matrimonio, con buona pace di coloro che utilizzano internet in modo intelligente e non come via di fuga per una relazione amorosa che semplicemente ha bisogno di nuovi stimoli per poter andare avanti e regalare ad entrambi momenti di piacere e passione, senza il bisogno di catapultarsi nella realtà virtuale per vivere emozioni forti.