Nel pomeriggio di ieri il dow jones ha annunciato la vendita di Apple a Google per 9 miliardi di dollari. Il comunicato, apparso attraverso il servizio Newswires, è da subito divenuto virale. La notizia è stata subito smentita da parte di un portavoce dell'indice azionario della borsa di New York, dopo essere stato contattato dalla redazione del noto portale 9to5Mac. L'uomo, scusandosi per quanto accaduto, ha chiesto agli utenti di ignorare le headlines apparse dalle 9.14 alle 9.16 della mattina, quando da noi in Italia era il primo pomeriggio.
Il portavoce di Dow Jones ha fatto riferimento ad un presunto errore tecnico, a causa del quale le notizie erano state pubblicate.
Il finto testamento di Steve Jobs
Chi ha letto in tempo reale la headline riguardante la fantomatica acquisizione di Apple da parte di Google per la ridicola cifra di 9 miliardi di dollari è balzato subito in piedi dalla sedia su cui era seduto. Deve aver pensato qualcosa del tipo: "Che diavolo sta succedendo?". L'episodio è ancora avvolto nel mistero e in molti ritengono si sia trattato di un tiro mancino nei confronti dell'azienda di Cupertino, alle prese con vari problemi riscontrati dagli utenti sui nuovi iPhone 8.
A rendere ancora più "creativa" la notizia è stata l'affermazione secondo cui la Apple era stata venduta a Google per un preciso volere di Steve Jobs, che ne avrebbe fatto riferimento nel suo testamento. Il Newswires ha poi proseguito sostenendo che l'azienda di Mountain View sarebbe anche entrata in possesso dell'intero quartier generale della rivale. Infine, come se non bastasse, è stata aggiunta la headline secondo cui Google si aspettava la firma finale del contratto entro la mattina del giorno seguente (oggi ndr). Tutto quanto uno scherzo, tutto quanto un gioco, perché di questo si tratta e non altro.
La Borsa non c'è cascata
All'annuncio della falsa notizia si temevano ripercussioni sui valori dei titoli dei due colossi tecnologici statunitensi, da una parte Google dall'altra la Apple.
In realtà, è stato osservato come le contrattazioni non abbiano subito variazioni di rilievo, nonostante il comunicato di Dow Jones riportasse la vendita dell'azienda della casa di Cupertino a Big G. Beffa delle beffe, tutto ciò per volere del padre fondatore della mela morsicata, il compianto Steve Jobs. Che si sia trattato di un primo di aprile in anticipo di parecchi mesi oppure di una mela marcia proiettata all'indirizzo di Apple o Google indistintamente, alle prese con importanti novità in campo tecnologico?