L' Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni ha multato wind Tre e tim per aver violato alcuni termini di trasparenza nei confronti dei propri clienti. L'AGCOM, nelle recenti ore, ha pubblicato due ordinanze di ingiunzione per le compagnie telefoniche sopra citate. Per entrambi gli operatori, le motivazioni della multe sono state diverse.

Multa salata per Wind Tre

Ad aver ricevuto la sanzione più salata, sarebbe stata Wind Tre.

L'AGCOM ha riscontrato alcune violazioni nelle trasparenza delle tariffe. Wind non ha infatti inserito l'elenco delle offerte vigenti ma non più attivabili all'interno della pagina rivolta ai privati. Non era poi possibile accedere alle informazioni riguardanti alcune promozioni e opzioni. Poca trasparenza anche sui costi di disattivazione delle promozioni per telefonia fissa: all'interno della tabella presente nella pagina 'trasparenza tariffaria', le specifiche non risultavano leggibili.

Similmente al caso Wind, anche per Tre alcune informazioni riguardanti i costi d recesso e disattivazione erano poco chiare.

Inoltre, sul sito non sono presenti informative riguardo ai costi di incasso. Successivamente alla segnalazione da parte di AGCOM, Wind Tre ha deciso di collaborare, ma è stata comunque sanzionata per una somma totale di 348.000 euro per la violazione degli articoli 70, comma 1, e 71, comma 1, del decreto legislativo 1° agosto 2003, n. 259.

Sanzionata anche Tim

Per quanto riguarda la compagnia telefonica Tim, l'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni ha scoperto che i siti rivolti alle promozioni consumer e business violavano alcune prescrizioni presenti nell’art. 4 della delibera n. 252/16/CONS. Entrando nel merito, le tabelle informative delle offerte disponibili e non più attivabili, molte volte riportavano dei codici alfanumerici invece dei nomi veri e propri delle promozioni telefoniche.

In alcune promo, non era poi presente il costo extra soglia che viene applicato durante il superamento dei giga disponibili.

Come nel caso di Wind Tre, alcune offerte Tim non riportavano i costi inerenti all'attivazione e alla disattivazione. La compagnia non ha dunque messo a disposizione dei propri clienti tutte le informazioni necessarie per rispettare i termini di trasparenza e chiarezza, motivo per cui l'AGCOM ha deciso di multare l'operatore per una somma che ammonta a 87 mila euro.