Questo giovedì 3 agosto 2023 la serie tv inglese “Heartstopper” torna su Netflix con una seconda stagione, dopo il successo della prima. La serie si basa sui graphic novel ideati, scritti e illustrati da Alice Oseman, fumettista britannica che ha ottenuto il suo primo contratto editoriale all’età di 17 anni.
La trama della seconda stagione di Heartstopper
I protagonisti, Nick Nelson e Charlie Spring, interpretati rispettivamente da Kit Connor e Joe Locke, vivono la quotidianità della loro relazione, intrapresa durante la prima stagione.
Nick ha intenzione di fare coming out come bisessuale, ma riscontra parecchie difficoltà. Mentre Charlie deve fare i conti con le conseguenze del bullismo subito a causa della sua omosessualità.
Intanto anche nel loro gruppo di amici sono nate delle difficoltà da affrontare: Elle e Tao si piacciono, ma non sanno se dichiararsi i propri sentimenti reciprocamente e trasformare la loro amicizia in una relazione romantica, Darcy e Tara scoprono degli ostacoli da superare, mentre Isaac sembra non trovare un posto in una relazione.
Il gruppo di amici dovrà affrontare insieme queste situazioni tra impegni con la scuola, feste, allenamenti di rugby e una gita scolastica a Parigi.
Le tematiche affrontate della serie
Dalla prima stagione, Heartstopper si basa sulle avventure di un gruppo di amici, in particolare di Charlie Spring, un ragazzo introverso, insicuro e dichiaratamente omosessuale, che si innamora di un ragazzo che è il suo opposto: Nick, un giocatore di rugby piuttosto popolare, che non aveva mai considerato la possibilità che gli piacessero anche i ragazzi.
Si tratta quindi di una Serie TV che mette al centro tematiche come l’identità di genere, le relazioni omosessuali e la transessualità, ma sono presenti anche i temi dell’amicizia, del bullismo, dell’adolescenza, dei disturbi alimentari e del rapporto con la propria famiglia. Il punto di forza della serie è la capacità di affrontare questi temi, rappresentandone tutte le sfaccettature, senza rendere stereotipati i personaggi, i quali sono realistici e ritratti in modo genuino.
Per questi motivi Heartstopper non è dedicata solo ai membri della comunità LGBTQ+, che in diversi casi la considerano un proprio simbolo e un punto di riferimento, ma anche a chi ha voglia di approcciarsi a questo "mondo" ed eventualmente abbattere dei pregiudizi personali.