Cresce l'attesa per i risultati del report indipendente sul sistema a fusione fredda dell'italiano Andrea Rossi. Ne avevamo parlato ad aprile su queste pagine, quando era ancora lontana una scadenza precisa sulle analisi del nuovo - per ora ancora presunto - sistema per produrre energia.

Nel corso della prima settimana di giugno Andrea Rossi, attraverso il suo blog, all'interno del Journal of Nuclear Physics, ha rilasciato con il contagocce, come sua consuetudine, alcune dichiarazioni che farebbero propendere l'arrivo dei risultati dei test per luglio-agosto, test che sono svolti in completa segretezza ed indipendenza in un luogo che sembra non essere gli Stati Uniti, né l'Italia e tanto meno la Svezia. Rossi ha specificato di non aver partecipato ad alcuna fase degli esperimenti di verifica e di non avere idea delle misurazioni effettuate dal team indipendente, né dei risultati del report in arrivo; non è noto nemmeno su quale rivista scientifica saranno pubblicati i risultati degli test finali.

In attesa della chiusura - negativa o positiva - di questa lunga vicenda, gli oppositori di Rossi e del suo ECat si fanno forti di un programma radiofonico si Sverige Radio che ha messo alla berlina l'inventore italiano, dandogli dell'impostore, come di impostura si parla per tutta la "vexata quaestio" della Fusione fredda che, già a partire dallo storico annuncio di Fleischmann e Pons, basava (stando ai detrattori) le proprie convinzioni su misurazioni sbagliate.

Quelle stesse misurazioni errate che avrebbero fatto segnare il passo al progetto greco Defkalion, concorrente dell'E-Cat di Andrea Rossi. Stando alle informazioni rilasciate da Luca Gamberale (ex Chief Technology Officer della Defkalion Europe) i reattori a fusione fredda funzionanti con l'Hyperion avrebbero dovuto produrre calore in eccesso (un surplus di energia superiore a quella immessa per l'attivazione), ma Gamberale ha affermato in un report che "la misurazione del calore per come era impostato l'esperimento era erronea". Non un "j'accuse" vero e proprio, ma certamente una crepa di non poco conto, in grado di minare l'integrità della Defkalion, che infatti sembra essere sparita dalle cronache sulla fusione fredda.

In realtà sul sito (in manutenzione) una breve nota della defkalion-energy riporta che l'analisi di Gamberale sulla non affidabilità delle misurazioni potrebbe celare interessi non dichiarati e che comunque (al 20 gennaio 2014) l'azienda ha completato la prima fase per il reattore di base e che si sta andando verso la fase finale per preparare l'Hyperion all'assemblaggio pre-industriale nei laboratori di Vancouver e Atene.

Quanto a Rossi ed al suo ECat, la verità si saprà prestissimo ed è stato lo stesso Rossi a dichiarare che quale sia il risultato, questo verrà comunicato nei dettagli. Solo un ennesimo rinvio o ritardo del report finale, potrebbe generare un crollo di credibilità non facilmente recuperabile.