I geologi italiani lanciano in questi giorni un nuovo allarme per il Vesuvio, dopo nuovi studi: entro 30 anni circa il vulcano, silente dal 1944, probabilmente ripeterà in un certo senso le gesta storiche di Pompei ed Ercolano. Cosi da Il Giornale: "In uno studio pubblicato su Nature due vulcanologi italiani, Giuseppe Mastrolorenzo e Lucia Pappalardo, tornano a lanciare l'allarme circa le condizioni del vulcano che sovrasta il Golfo di Napoli".

Non solo i geologi italiani

Negli ultimi anni si sono susseguiti gli allarmi, non solo i geologi italiani ma geologi e vulcanologi di tutto il mondo, giapponesi (Nakada Setsuya), dagli Usa (Flavio Dobran) e altri. La geologia non è una Scienza esatta, nessun terremoto è attualmente ancora prevedibile, ma per quel che riguarda certe costanti come per i vulcani, le previsioni sono più attendibili. Nello specifico del Vesuvio, sempre da Nature secondo il Giornale: "...una sacca di magma ospitata in una caldera a una profondità di 10 chilometri tra il Vesuvio e i Campi Flegrei potrebbe risalire in superficie dando luogo ad una pericolosissima eruzione"; gli autori sottolineano, inoltre, un innalzamento del suolo nell'area connessa dei Campi Flegrei di circa 30 cm negli ultimi 10-12 anni, indizi appunto per eruzioni gravissime prossime venture che coinvolgeranno l'area altamente popolata napoletana e adiacente, milioni di persone a rischio.

Infatti non esisterebbero piani concreti di emergenza e/o evacuazione. Le pendici stesse del Vesuvio sono follemente abitate e se i politicanti non si sveglieranno, si potrebbe rinnovare enormemente amplificata la tragica realtà e il nuovo mito di Pompei nel XXI secolo.

Geologi e politica

Dopo il sisma emiliano del 2012, la comunità dei geologi è sempre più eloquente. La questione essenziale riguarda politica e geologia. In Italia l'80% del territorio è a rischio sismico e quasi ovunque non esistono efficaci piani preventivi né programmi a medio lungo termine almeno per la messa in sicurezza, come ad esempio in Giappone. L'ignoranza politica in Italia è come noto eclatante e potenzialmente devastante...

oppure come da Meteo Web: "In Italia il concetto di prevenzione sismica, afferma il Dott. Del Pinto, manca purtroppo quasi totalmente, sia negli interessi degli Amministratori che nelle coscienze dei cittadini". Non è solo questione umanitaria e di sicurezza. Programmi del genere sono la grande opera tecnologica di sviluppo di cui nessuno parla, per inconfessate implicazioni diversamente legali, intrecci mafia, edilizia e arti affini.

Falso allarmismo

Oppure è falso allarmismo se gli scienziati si sbagliano come riporta il Mattino di Napoli citando la Protezione Civile? "I piani di emergenza, che non sono strumenti calati da Roma ma il risultato del lavoro congiunto di tutti i livelli territoriali, per Vesuvio e Campi Flegrei esistono, da anni, e sono entrambi attualmente in corso di aggiornamento".

O persino non esisterebbero studi a rischio secondo l'Osservatorio Vesuviano: "Il direttore dell'Osservatorio Vesuviano, Giuseppe De Natale, è intervenuto pubblicamente sul sito ufficiale dell'Osservatorio per fugare timori circa l'imminente pericolo, smentendo l'esistenza di studi in tal senso". La rivista Nature meno credibile della Politica italiana e napoletana doc (sia ben chiaro nonostante, storicamente, l'Illuminismo napoletano, Totò, De Filippo, lo stesso Maradona... Plinio il Vecchio)?