L'annuncio della Nasa lascia tutti senza parole, suscitando speranza ed immaginazione in merito a qualche possibile forma di vita sui nuovi pianeti individuati. La scoperta di queste nuove sette "sorelle" della nostra Terra, che distano circa 39 anni luce da noi, può essere considerata la scoperta del secolo.
L'immaginazione è scattata nel momento in cui la NASA ha reso noto che questi pianeti si trovano nella fascia dell'abitabilità, che consiste nel poter ospitare forme di vita in quanto questi pianeti sono provvisti d'acqua, elemento basilare per lo sviluppo della vita.
Il passo successivo, quindi, potrebbe essere capire e studiare se effettivamente su questi pianeti sia possibile la vita, in base ai cambiamenti climatici ed ovviamente all'atmosfera.
La distanza lascia senza fiato, 39 anni luce, una distanza immensa, quindi, impossibile da percorrere per quanto concerne qualsiasi essere umano. A causa di ciò, non potrebbe mai esserci un trasferimento della nostra civiltà su uno di questi pianeti. Potrebbe, però, nascere una nuova civiltà creata da bambini nati nello spazio, i quali non avranno mai sperimentato la Terra.
Il nuovo sistema solare, scoperto dalla Nasa, viene chiamato Trappist-1 e grazie ad alcuni calcoli, gli astronomi sono arrivati a dedurre che i sette pianeti hanno diverse dimensioni, che possono variare da più piccole a più grandi.
I ricercatori hanno da sempre individuato altri pianeti nel nostro Universo, ma fino ad oggi non erano mai stati individuati così tanti pianeti con caratteristiche simili alla terra, in orbita intorno alla stessa stella. Trappist-1 è una stella nana rossa, un tipo di stella molto comune nella nostra galassia. Quando parliamo di circa 39 anni luce, intendiamo dire che un segnale luminoso emesso da Trappist-1 impiega 39 anni per raggiungerci, viaggiando nello spazio alla velocità della luce. In altre parole, osservandola, è come se stessimo osservando gli anni trascorsi, poichè, questo bagliore fu prodotto quasi 39 anni fa.
In conclusione, per essere certi se ci sia vita o meno su questi pianeti, dovremmo attendere la messa in servizio di uno speciale telescopio, il James Webb Space Telescope, un telescopio spaziale che potrebbe farci osservare l'atmosfera dei pianeti. Non ci resta quindi che attendere e fantasticare su eventuali forme di vita.