Recentemente la NASA è stata artefice di una scoperta stupefacente. E' stato infatti trovato un sistema planetario, su cui potrebbe essersi formata la vita aliena. Ovviamente le differenze con il Sistema Solare sono abbastanza importanti, ma queste non impedirebbero la formazione, su alcuni dei pianeti gravitanti intorno TRAPPIST-1, di acqua allo stato liquido, e quindi vita aliena. Come riportano molte testate giornalistiche, questi 10 anni saranno fondamentali per le scoperte in campo scientifico, e tutti i cittadini sono stati chiamati dalla NASA per aiutarla nella ricerca, usufruendo di una piattaforma online.
Stelle
La nana rossa TRAPPIST-1 è molto diversa dal nostro Sole, infatti questa sarebbe ultrafredda, possedendo una temperatura di 2277 C°.
La nostra stella, invece, in quanto nana gialla, ha una temperatura molto più elevata, ovvero di 5504 C°; le temperature delle stelle, incidono sull'evoluzione delle forme di vita gravitanti intorno ad esse. Intorno TRAPPIST-1 gravitano 7 pianeti, ovvero TRAPPIST-1 b, c, d, e ed f, che presenterebbero acqua allo stato liquido, inoltre TRAPPIST-1 e, f, g, rientrerebbero nella fascia di abitabilità, ovvero permetterebbero la presenza di vita aliena. Di questi pianeti è stata fornita una ricostruzione 3D molto interessante, che li mostra in tutta la loro bellezza. Le domande a questo punto sono tante, una delle quali è: come sono gli alieni di TRAPPIST-1?
Trappist-1
Il sistema planetario, appena scoperto dalla NASA, formatosi intorno TRAPPIST-1, avrebbe visto la luce circa 500 milioni di anni fa.
Le orbite di questi pianeti sono sincrone, ovvero gravitano intorno alla loro stella madre tutti nella stessa direzione. Nel video è possibile notare come i pianeti abbiano due facce totalmente differenti; questo è spiegabile semplicemente considerando che i pianeti in questione, hanno una rotazione di tipo sincrono, ovvero mostrano sempre la stessa faccia a TRAPPIST-1, che ne modifica, con il suo calore e la sua luce, la conformazione fisica.
Dai pianeti sarebbe visibile TRAPPIST-1 in maniera che questa appaia 10 volte più grande del nostro Sole, poiché sarebbero molto più vicini alla loro stella madre, di quanto noi non siamo alla nostra. Inoltre, questa apparirebbe di colore salmone, per via della tipologia della stella. Nel 2018, con il lancio del James Webb Telescope, potremmo avere informazioni più precise.