È bellissima Bari, adagiata sull'azzurro mare Adriatico. In questi giorni d'estate, poi, la luminosità esalta il bianco ottico dei suoi monumenti più rappresentativi quali la basilica di San Nicola, la Cattedrale e alcuni palazzi del lungomare e della muraglia. In queste mattine d'agosto, la città si riempie di turisti provenienti da tutte le parti del mondo.

Il centro storico è un pullulare di stranieri che restano estasiati dalle bellezze architettoniche di cui il borgo antico è pieno. 

Un centro storico con molte chiese, quasi tutte chiuse

Una semplice passeggiata fra le fra tortuose stradine di Bari vecchia si trasforma in una piacevole scoperta di luoghi, archi, anfratti e corti,  tanto ammirati dai turisti e poco valorizzati dai baresi. Ci sembra addirittura che alcuni cittadini del centro storico siano addirittura infastiditi dalle tantissime comitive di croceristi e vacanzieri che inondano la viuzze del borgo antico. Purtroppo però abbiamo dovuto registrare che le tantissime chiesette di cui il centro storico è pieno e che sono per lo più gestite dalle confraternite, sono chiuse. Un turista tedesco, che scopriamo essere uno studioso di Storia, si lamenta visibilmente.

Lo accostiamo e gli chiediamo cosa sia successo. In un inglese marcatamente sassone dichiara: "E' assurdo che una città così importante e ricca di testimonianze storiche non apra ai turisti tutti i suoi monumenti. E' davvero un peccato. Il Castello Svevo lo abbiamo trovato in uno stato pessimo, non degno di una fortezza federiciana. Avete tante ricchezze e non sapete sfruttarle, Bari però resta comunque bellissima". Sua moglie, invece, è infastidita dalle numerosissime biciclette che sfrecciano fra la folla e qualche parolaccia di troppo. "Mette l'ansia sapere che puoi essere investita da un momento all'altro", ci confida. È stato umiliante ascoltare queste testimonianze, alle quali abbiamo risposto con la più classica delle affermazioni: "Sorry!".

Una città non a dimensione di diversabile

In prossimità dell'arco di San Nicola, quello che si affaccia sul lungomare, una coppia di turisti francesi è in difficoltà: lui in carrozzella, lei esile e minuta che lo spinge. Sono sul marciapiede, che purtroppo non è dotato di scivolo per disabili, e ci manca poco che il povero turista francese si ritrovi a gambe all'aria. Sbuffa lei e impreca, ma ha ragione. Bari vecchia, come gran parte della città, non è ancora a misura di diversabile. Altri turisti intorno l'aiutano e finalmente può riprendere la marcia. Il problema è solo spostato di qualche decina di metri quando dovrà affrontare la successiva barriera architettonica. A Bari la promozione turistica ha ancora margini di crescita.