E' un'estate davvero senza pace per la città di Bari, sotto il profilo dell'igiene pubblica. Complici anche le altissime temperature, i cittadini lamentano un degrado generalizzato, con strade sporche e puzzolenti e cassonetti posizionati un po' ovunque, addirittura sulle strisce pedonali e davanti agli scivoli riservati ai cittadini in carrozzella. Eppure la tanto 'odiata' TARI la pagano pressoche' tutti i cittadini.

Abbastanza spazientito, nei giorni scorsi, il sindaco di Bari Antonio Decaro ha incontrato i vertici dell'Amiu per spronare l'azienda a fare meglio e concordare un piano di puliziestraordinario, dando priorità a quelle vie del centro che hanno una maggiore concentrazione di cittadini durante tutta la giornata.

Una decisione, questa, che ha lasciato 'basiti' i cittadini delle periferie, i quali si sono sentiti baresi di serie B.

In effetti, circolando per le vie di Bari è abbastanza evidente che marciapiedi e sedi stradali sono ricoperti da una patina di sporcizia. In prossimità di pub, ristoranti e pizzerie, la pavimentazione pubblica è addirittura imbrattata da materiale organico in putrefazione, sia a causa di avventori incivili, sia perché gli esercenti depositano i sacchi d'immondizia presso leisole ecologiche, strisciandoli letteralmente sui marciapiedi e lasciando, quindi, in modo evidente le tracce di sudiciume che cola dalle buste d'immondizia. Non è difficile imbattersi in blatte e topi.

In molte vie di Bari, poi (come viale Japigia o via Re David, angolo Celso Ulpiani), sia la fogna bianca che la fogna nera necessitano di manutenzione, perché tutto l'anno emanano 'olezzi' davvero nauseabondi.

Di chi sono le responsabilità?

In merito alle responsabilita' per le condizioni igieniche della citta' di Bari, si assiste a uno 'scarica barile' fra amministrazione comunale, Amiu e cittadini.

Il Comune sprona l'Amiu a fare di più e meglio, ma anche i cittadini hanno la loro dose di responsabilità, visto che per molti l'impegno a tenere la città pulita è molto limitato.

Basti ricordare che tantissimi baresi portano la spazzatura al di fuori delle ore consentite con la conseguente, inevitabile putrefazione dei rifiuti organici

Qual'e' la soluzione?

E' indubbio che quei baresi 'piccoli piccoli' devono imparare a vivere e rispettare la casa comune, cioè Bari. L'Amiu forse dovrebbe iniziare a prevedere per i propri operatori ecologici corsi di 'deontologia professionale' perché posizionare, forse anche distrattamente, i cassonetti sulle strisce pedonali e davanti agli scivoli per gli handicappati, non è certamente un bel segnale da parte di chi, invece, dovrebbe avere maggiore cura del decoro urbano e rispetto per i cittadini meno fortunati.

Infine ci sono le responsabilità dell'Amministrazione Comunale, dalla quale dipende l'Azienda Municipalizzata d'Igiene Urbana, e alla quale il Comune devolve ben 64 milioni di Euro all'annoper tenere pulita la città: o vengono richieste precise garanzie all'Amiu, minacciandoanche ipotesi di richiesta di dimissioni dei vertici aziendali, oppure, in mancanza di efficaci strategie politiche e soluzioni, Sindaco e assessori dovrebbero dimettersi per il bene della città.

La salute dei cittadini viene prima di ogni cosa.