Superdino sta bene. Quando Il Messaggero ha riportato la notizia del ricovero del portiere campione del mondo del 1982, i fan hanno temuto il peggio. E invece Dino Zoff ha tranquillizzato tutti con una dichiarazione a Repubblica.it: "Sto abbastanza bene, ho avuto delle complicanze di origine virale che mi hanno un po' scombussolato ma sono sulla buona strada".
Il portierone, 73 anni di Mariano del Friuli, è in clinica per un'infezione virale che lo ha costretto a letto per venti giorni.
Ora si è ripreso ed è pronto per la riabilitazione. Un po' di fisioterapia e di tapis roulant, che gli permetteranno di riprendere a camminare. "Non vedo l'ora di rimettermi in piedi perfettamente. Ma sono abituato alla fatica fisica".
L'affetto dei fan: "Dino non mollare"
Il sostegno allo storico portiere della Juventus e della nazionale è arrivato da ogni parte. Il Quirinale e Palazzo Chigi gli hanno telefonato per assicurarsi del suo stato di salute. La Vecchia signora, che a Zoff deve molto (domenica 29 novembre giocherà contro il Palermo) ha twittato un messaggio di auguri: "Zoff è un uomo forte e una leggenda.
Tifiamo tutti per lui". Su Twitter l'hashtag #ForzaDino è stato preso d'assalto dai fan. "Forza leggenda", "Grande uomo prima che grande sportivo", "Non mollare, portierone!". Un affetto che ha commosso Zoff, che ha commentato: "Ringrazio per tutte le gentilezze i tantissimi che mi hanno scritto".
Una vita spesa per il calcio
Dino Zoff ha scritto la leggenda del calcio italiano. Chiamato in nazionale nel 1968, dopo due anni negli Under 21, ha vinto i campionati europei proprio nel '68 e i mondiali in Spagna nel 1982. Nel 1970 ha conquistato il secondo posto ai campionati del mondo in Messico. Nelle squadre di club ha militato, tra le altre, nella Juventus dal 1972 al 1983. Dopo il ritiro ha allenato i bianconeri, la Lazio e la Fiorentina.
E l'Italia, naturalmente, che portò in finale agli Europei in Belgio nel 2000, quando gli azzurri persero ai supplementari con il golden goal di Trezeguet. Una finale che non piacque al leader di Forza Italia e presidente del Milan Silvio Berlusconi che criticò il commissario tecnico per alcune scelte di gioco. In segno di protesta, Zoff si dimise.