Grande spavento per M'Baye Niang, attaccante ventunenne del Milan, che nella notte tra sabato e domenica è stato vittima di un incidente automobilistico. Fortunatamente non c'è stata alcuna grave conseguenza, bensì solo un gran spavento per il giovane calciatore rossonero. Dopo la partita vinta per 1 a 0 allo stadio Meazza a San Siro contro il Torino di Ventura, Niang è rimasto coinvolto in un incidente stradale fuori Milano, nella zona di Legnano (Varese): il francese, in macchina assieme ad un amico, ha perso il controllo dell'auto a causa della forte pioggia e del fenomeno dell'aquaplaning.

Il test alcolemico è risultato negativo 

Fuori dal campo per due mesi?

Nessuna conseguenza grave ma, a causa dell'incidente, il francese rischia uno stop di circa due mesi in seguito da un infortunio alla caviglia e alla spalla. Il club rossonero, pur non avendo esplicitato con sicurezza i tempi di recupero, ha infatti comunicato l'entità dell'infortunio: "lesione capsulo-legamentosa della caviglia sinistra e una contusione alla spalla sinistra".

Questa mattina Niang ha tranquillizzato i propri tifosi su Twitter dicendo che è stato più lo spavento che l'intensità del dolore. Il tecnico rossonero, Sinisa Mihajlovic, dovrà dunque fare i conti con un'assenza che si prospetta prolungata e pesante, in quanto il giovane attaccante ex-Montpellier stava attraversando un ottimo momento di forma.

La sfortunata disavventura potrà rivelarsi una buona chance per Mario Balotelli e Jeremy Menez?

Le precedenti disavventure automobilistiche

Niang non è nuovo a sfortunate vicende in macchina: qualche anno fa, nel 2012, era stato sorpreso, ancora minorenne, alla guida di una vettura pur non avendo conseguito la patente di guida. La bizzarra trovata del milanista consistette nel tentativo di spacciarsi di fronte alle Autorità, per Bakaye Traorè, un suo compagno di squadra. Il fatto fece comprensibilmente irretire il club rossonero. Due anni dopo, quando fu mandato in prestito al Montpellier, distrusse una Ferrari e venne condannato a 18 mesi di reclusione, ma con la condizionale.