Aveva bisogno di tempo per poter tornare a regnare in mezzo al campo. Claudio Marchisio necessitava di una serata come quella contro il Palermo, tanto da affermare: si, è di nuovo lui. Il Principino bianconero ha saputo riprendersi la sua Signora a suon di buone prestazioni, collimate con il goal del momentaneo 1-0 nella sfida dello Stadium di venerdì sera. Con l'infortunio al crociato di fine maggio, che lo ha costretto a saltare l'Europeo di Francia, Marchisio ha patito un lungo periodo di riabilitazione, contornato da un paio di ricadute.

E' stato un percorso arduo, tanto da mettere in dubbio il posto da titolare, in particolare in questa fase, in cui il nuovo schema tattico prevede l'impiego di soli due centrocampisti. La gestione del numero otto, da parte di Allegri, è stata eccelsa, eseguita in maniera accurata ed aspettandolo con pazienza, sino a fargli ritrovare la sua forma migliore, giusto in tempo per gli ottavi di Champions contro il Porto.

La gara con il Palermo è stato un ottimo test per valutare la condizione di Marchisio, aumentando i dubbi del tecnico bianconero, che per la trasferta in Portogallo si ritroverà a scegliere due centrocampisti su tre a disposizione: con Pjanic in ottima forma, con Khedira essenziale per gli inserimenti, e con il ritorno del centrocampista della Nazionale, sarà dura rinunciare ad uno dei fantastici tre.

A meno che non si decida per un centrocampo composto da tutti gli interpreti citati, rinunciando alla velocità di Cuadrado, comunque utile a gara in corso, schierando davanti il tridente composto da Mario Mandzukic, al ritorno dopo il riposo forzato in campionato per la squalifica, Higuain al centro e Dybala sulla sinistra, o alle spalle delle due punte, in modo da avere maggiore spazio a disposizione. Come è solito dire Allegri, non importano i numeri, i sistemi tattici. Conta esaltare le caratteristiche dei calciatori, ed ora che il Principino si è ripreso la sua Signora, le notti di Champions saranno affrontate con maggior delizia.