Lo scandalo Datagate che travolse l'America il sei giugno dello scorso anno, con la pubblicazione di alcuni documenti da parte del Washington Post, sembra non avere fine. Spuntano fuori 10mila persone intercettate senza che le loro figure mettessero in pericolo la sicurezza nazionale.
Altri misteri per l'Nsa
I ministeri americani si erano giustificati affermando che il lavoro svolto dall'Nsa, National security agency, aveva la funzione di rendere più sicuro il paese.
Oggi però sono state pubblicate sulle pagine dei Washington Post parole che alimentano il fuoco non ancora spento del grande occhio americano. Così non solo pregiudicati e capi di stato ma anche gente comune, cittadini che sono stati, probabilmente, lesi nella propria privacy, sembra essere, sulla lista nera del governo americano.
Archiviati files su 10mila cittadini
La pubblicazione è accompagnata da documenti forniti da Snowden, additato come traditore della patria dal Governo, che testimoniano tramite chat, e-mail e messaggi la presenza delle conversazioni di circa 10mila persone. I files racchiuderebbero cose private come comunicazioni osè, scambi di foto sexy e comunicazioni mediche.
Così sembra che l'Nsa oltre a tenere d'occhio presunti terroristi e mal viventi si occupava di dare una sbirciatina nella vita privata di qualche cittadino scoprendo malattie, problemi, desideri, tradimenti e storie d'amore. Ancora benzina sul fuoco, per il Governo che col passare dei mesi sembra vedere sempre più lontana una risoluzione del problema.