Il governo di Baghdad ha fatto appena in tempo a rilasciare un comunicato in cui conferma di aver ferito in combattimento l'autoproclamato "Califfo e difensore di tutti i credenti", riportando anche come il capo jihadista avesse riparato in Siria per farsi curare, che viene diffuso nella rete un filmato che ritrae dal vivo Abu Bakr al-Baghdadi.

L'intelligence irachena contesta la veridicità del filmato, che gli esperti datano almeno ad un mese fa e rilevano la strana coincidenza che vede il Califfo mostrarsi proprio quando le insistenti voci su di un suo ferimento iniziano ad incrinare la coesione tra i vari gruppi terroristici che formano l'esercito del neonato Stato Islamico.

Le affermazioni contenute nel filmato, che mostrano un Califfo in salute con un turbante nero, copricapo solitamente riservato ai Seyed (discendenti di Maometto), non permettono di datare il video stesso e pertanto gli estremisti contestano la rivendicazione del Governo di al-Maliki.



Il discorso del futuro "conquistatore di Roma" è quanto mai scontato: "Io sono il Wali l-'ahd, destinato a guidarvi, ma non sono migliore di voi; se credete che abbia ragione, aiutatemi, se credete che abbia torto, consigliatemi e indicatemi la retta via" e l'accenno al suo essere "garante del patto con Dio" (Wali l-'ahd) è una ripetizione del suo presentarsi come Califfo (Luogotenente di Maometto).

Il leader estremista continua poi con frasi retoriche e ordini perentori, come "Musulmani obbedite a me come a voi stessi" e "Prenderemo Roma e il Mondo".

La mappa delle conquiste quinquennali sui siti jihadisti non è stato però aggiornata con le nuove rivendicazioni del Califfo Ibrahim, quindi almeno fino al 2019 San Pietro dovrebbe rimanere cristiana.