Un uomo di 43 anni è stato trovato morto dentro la sua abitazione a Pesaro. A lanciare l'allarme un suo amico che non riusciva a rintracciarlo.
La tragedia
Il 43enne abitava in via Passeri, nel centro storico di Pesaro. Un suo amico, non riuscendolo a rintracciare telefonicamente, si è allarmato, precipitandosi verso la sua abitazione. Giunto sul posto, ha bussato con veemenza alla porta, ma nessuno gli ha aperto.
Ha quindi chiamato le forze dell'ordine e i sanitari del 118, che sono giunti sul posto.
Le forze dell'ordine hanno buttato giù la porta, trovando l'uomo privo di vita all'interno dell'abitazione. I sanitari non hanno potuto fare niente, se non constatare il decesso. Molto probabilmente l'uomo è deceduto a causa di un arresto cardiaco o per un'assunzione sbagliata di insulina, visto che il 43enne era diabetico, che lo ha portato alla morte.
Quasi l 5% della popolazione soffre di diabete
Non sappiamo se effettivamente il 46enne residente a Pesaro sia morto a causa di una iniezione sbagliata, su questo indagherà la magistratura, ma secondo i primi rilievi fatti dai sanitari sembrerebbe di sì.
Il diabete colpisce un numero enorme di italiani. Secondo le ultime statistiche, quasi il 5% della popolazione soffre di diabete, circa 3 milioni. Quando un soggetto soffre di diabete, ha un'alterazione metabolica causata da un deficit di insulina con conseguente aumento di glucosio nel sangue. Il deficit di insulina è dovuto ad una diminuzione della sua formazione nel pancreas. Il compito principale dell'insulina è quello di andare a metabolizzare gli zuccheri. L'aumento consistente della presenza degli zuccheri nel sangue provoca il diabete.
Per stabilire se un soggetto soffre di diabete si dovrà andare a vedere proprio la presenza del glucosio nel sangue, se è presente una glicemia superiore a 126mg/l si potrebbe avere una prima forma iniziale. Con un valore superiore a 200mg/l si ha con certezza la presenza di diabete.
Secondo gli ultimi dati nel 2035 i casi di diabete nel mondo potrebbero arrivare a 595 milioni.