Il contribuente si chiama Ugo Martin di Udine, e la vicenda che gli è capitata ha dell'incredibile. In questi tempi di crisi economica anche lui, come tanti altri italiani, ha dovuto fare i conti con Equitalia che, nonostante la recente abolizione avvenuta lo scorso mese di novembre, continua la sua massacrante opera di riscossione dei tributi nei confronti dei contribuenti che risultano tra i più vessati e tartassati d'Europa.

Ora Equitalia viene chiamata nuova Agenzia delle Entrate-Riscossione, ma il sistema procedurale per il recupero dei crediti è rimasto sempre lo stesso, anzi lo si è dotato di strumenti di controllo più invasivi a scapito della cosiddetta legge sulla privacy, della libertà personale e del segreto bancario (se ancora esiste).

Movimento politico popolo partite iva

Lino Ricchiuti, presidente del movimento politico Popolo Partite Iva, ha diffuso sulla sua pagina Facebook la triste disavventura capitata al signore friulano il quale, sfogandosi con veemenza, ha raccontato che, dopo aver pagato il rav in banca di 4.578,20 euro per una cartella esattoriale, si è visto prelevare indebitamente lo stesso importo sul suo conto corrente da Equitalia nei giorni seguenti.

Evidentemente si è trattato di un grave errore commesso da qualche dirigente incompetente o sbadato. Sta di fatto, che è avvenuta una vera e propria manipolazione dei risparmi.

Loro non pagano mai

L'uomo, 73enne, continuando nel suo sfogo ha affermato che se sbagliano i cittadini devono immediatamente pagare mentre, a quanto sembra, i dipendenti di Equitalia parrebbero essere protetti da una sorta di immunità. Ad ogni modo, la nuova Agenzia delle Entrate e Riscossione di Udine ha assicurato al Sig. Ugo la restituzione dei soldi erroneamente prelevati senza, tuttavia, scusarsi per l'accaduto. Ci si chiede, a questo punto: se il fatto fosse capitato ad un contribuente anziano, sprovveduto ed incapace di controllare i propri conti, che fine avrebbero fatto i soldi?

Quasi sicuramente sarebbero finiti nelle tasche di qualche malintenzionato o truffatore.

Sui social imperversano i più svariati commenti su quanto è successo. Sta di fatto che lo Stato non sembra garantire né tutelare i cittadini indifesi che, pur facendo il loro dovere di pagare le tasse onestamente, si ritrovano alla mercé di situazioni paradossali come quella capitata al signore residente a Udine.