La Guardia di Finanza di Messina, in queste ore, sta procedendo all'esecuzione del sequestro preventivo prodromico alla confisca di beni riconducibili alla famiglia dell'On. Francantonio Genovese. Il provvedimento, emesso dal Gip del Tribunale di Messina, dott. Salvatore Mastroeni, giunge a conclusione di una complessa attività di indagine condotta dai finanzieri della città dello Stretto.
Vengono contestati i reati di riciclaggio, autoriciclaggio e sottrazione fraudolenta di beni.
Le indagini avrebbero consentito di rintracciare fondi esteri per circa 16 milioni di euro. Tale somma sarebbe stata schermata da una polizza attivata tramite un conto svizzero presso la società Credit Suisse Life Bermuda Ltd. Il denaro sarebbe in parte transitato presso una banca di Montecarlo ed intestato alla Palmarich Investments con sede a Panama, società che, secondo la Guardia di Finanza, sarebbe controllata da Francantonio Genovese e dalla moglie Chiara Schirò.
Secondo quanto riportato da una nota stampa della Finanza messinese, la provenienza del denaro sarebbe stata riferita da Francantonio Genovese al padre, ma sulla base delle verifiche effettuate, i militari non ritengono tale patrimonio compatibile con le entrate dichiarate.
Per questo motivo è scattata la contestazione di riciclaggio per denaro derivante o da reato o da evasione fiscale.
Sequestro complessivo da 100 mln di euro
Nel 2016, l'Agenzia delle Entrate aveva notificato a Genovese alcuni avvisi di accertamento per oltre 20 milioni di euro, derivanti dalla conclusione di verifiche fiscali condotte nei suoi confronti. Le indagini avrebbero evidenziato un'attività di riciclaggio finalizzata a frodare il Fisco. Infatti sarebbe emerso che, avvalendosi di società riconducibili agli indagati, sarebbero state effettuate varie operazioni immobiliari allo scopo di trasferire ad altri soggetti beni immobili e disponibilità finanziarie in possesso di Francantonio Genovese.
Secondo le fiamme gialle, l'obiettivo sarebbe stato quello di eludere un eventuale sequestro del denaro e sottrarsi così al pagamento delle imposte.
Genovese si sarebbe, in questo modo, spogliato del suo patrimonio trasferendolo in parte al figlio Luigi. Il decreto di sequestro preventivo è stato notificato a Francantonio Genovese, alla moglie Chiara Schirò, al figlio Luigi, alla sorella Rosalia, al nipote Marco Lampuri, accompagnato da avviso di garanzia per i reati di riciclaggio e sottrazione indebita.
L'ammontare complessivo del patrimonio posto sotto sequestro supera i 100 milioni di euro, e rappresenta il sequestro preventivo più cospicuo mai effettuato dall'Autorità Giudiziaria della città dello Stretto.
Rientra nel cerchio della Procura di Messina stretto attorno all'On. Francantonio Genovese anche il giovane figlio Luigi, eletto da poco all'Assemblea Regionale Siciliana con oltre 17mila preferenze in Forza Italia.