Allison Mack, l'attrice nota per aver interpretato Chloe Sullivan nella serie televisiva "Smallville", coinvolta nella vicenda del culto NXIVM, è tornata in libertà lunedì 3 luglio, dopo due anni di detenzione.
Arrestata nel luglio del 2021, Mack si era dichiarata colpevole di aver aiutato Keith Raniere, il leader della setta, a reclutare e costringere donne a diventare sue schiave sessuali.
L'attrice, nata in Germania da genitori statunitensi, è stata rilasciata da una prigione federale vicino a San Francisco, in California: la condanna iniziale di Mack era di tre anni, ma alla fine è stata ridotta.
Allison Mack: prima del verdetto l'attrice aveva espresso profondo rimorso per le sue azioni
La condanna di Keith Raniere è stata molto più severa: pari a 120 anni di carcere. Tuttavia i pubblici ministeri hanno riconosciuto il contributo di Allison Mack nel montare prove contro il leader della setta, dimostrando come egli abbia creato un'organizzazione segreta in cui le donne venivano sottoposte al lavaggio del cervello e marchiate con le sue iniziali.
Grazie al suo aiuto nella raccolta delle prove, Mack è riuscita ad evitare una condanna più lunga, la sua pena massima era di 17 anni.
Prima del verdetto, l'attrice aveva espresso profondo rimorso e senso di colpa per le sue azioni, scusandosi con le donne coinvolte nel culto. A detta sua "sapeva di averle coinvolte in qualcosa di perverso ed emotivamente dannoso e si è pentita sinceramente". Ora che è stata rilasciata, Mack avrà la possibilità di ricostruire la sua vita e riflettere sulle scelte che ha compiuto.
L'indagine su NXIVM
L'indagine su NXIVM ha rivelato un lato oscuro dell'industria dello spettacolo, mettendo in evidenza il potere di manipolazione e controllo che alcune persone possono esercitare sugli altri.
La vicenda ha scosso profondamente l'opinione pubblica e ha portato a un rinnovato interesse per la protezione delle vittime di abusi e sfruttamento.
Allison Mack ha concluso il suo messaggio di scuse dicendo: "Non prendo alla leggera la responsabilità che ho nella vita di coloro che amo e provo un forte senso di colpa per aver approfittato della vostra fiducia, portandovi su una strada brutta. Mi dispiace per quelli di voi a cui ho parlato in modo crudele e offensivo. In quel momento pensavo di essere d'aiuto. Ero così confusa".
Tra le persone coinvolte nel caso NXIVM spiccano altri personaggi famosi
Tra i membri di alto profilo coinvolte nella setta c'erano anche altre personalità dell'industria dello spettacolo, come l'attrice di "Stargate SG-1" Sarah Edmondson, scomparsa nel 2017, l'ereditiera Clare Bronfman, l'attrice di "Battlestar Galactica" Nicki Clyne e India, la figlia di Catherine Oxenberg, attrice di "Dynasty".
L'intera vicenda di cronaca di NXIVM ha attirato l'attenzione del pubblico e ha anche portato alla realizzazione della docu-serie di HBO intitolata "The Vow", uscita nel 2020. La serie ha esaminato nel dettaglio le varie manipolazioni e abusi all'interno del culto, offrendo una prospettiva più approfondita sulla storia di NXIVM.