Dopo la nascita del vostro bebè vi sentite stanche e senza un minuto libero? Se la risposta è sì, forse non sprizzerete dalla voglia di fare l'amore con il vostro uomo, attenzione però a non sottovalutare l'argomento. Intanto è utile ricordare che esiste un tempo 'tecnico' dopo il quale riprendere l'attività sessuale e far guarire le piccole lacerazioni e tagli dovuti al parto, taglio cesareo e episiotomia, ossia una piccola incisione che si effettua sul perineo per facilitare la fuoriuscita del neonato.

Gli esperti consigliano di far trascorrere almeno 30-40 giorni affinché utero e vagina ritornino alla loro dimensione naturale e abbiano termine le perdite ematiche che succedono al parto.

Aspetti fisici, psicologici e ormonali, rendono difficoltoso l'approccio ai rapporti amorosi post-partum. Da una ricerca su oltre 1500 donne, si evince che il 41% delle intervistate ha ripreso i rapporti dopo sei settimane, il 24% dopo due mesi, il 13% ha aspettato tre mesi, il 16% ha palesato un'astinenza di ben sei mesi, infine il restante 6% non ha ripreso i rapporti nemmeno dopo sei mesi.

Gli aspetti fisici legati ai cambiamenti del corpo femminile, durante ed in seguito alla gestazione, procurano insicurezze davanti al partner, creando uno stato di 'tabù' e il rifiuto a mostrarsi.

In secondo luogo, la simbiosi che si crea fra mamma e bambino, porta a trascurare il compagno e ogni contatto fisico con lui, i papà trascurati lamentano spesso un'improvvisa mancanza di attenzioni e affetto, non si deve dimenticare che anche per loro il nuovo incarico di padre comporta delle difficoltà.

Molte donne non riescono a riavvicinarsi alla loro vita sessuale per paura di soffrire, le ferite del parto possono provocare indurimenti o infiammazioni e causare molto dolore, secondo le statistiche, il 50% di neomamme, dichiarano di sentire male ancora dopo tre mesi dalla nascita e il 25% addirittura dopo sei. Spesso sono gli stessi mariti a non riuscire a fare la prima mossa, temendo di poter procurare dolenza alla compagna.

Anche la secchezza vaginale, dovuta alle evoluzioni degli ormoni, rappresenta un deterrente alla ripresa della sessualità, durante l'allattamento, la produzione di prolattina, ormone deputato alla creazione del latte materno e la generazione di cortisolo, l'ormone dello stress, creano un'abbinata deleteria per la libido.

L'importante è non abbattersi e seguire alcuni consigli.

  1. Parlarne senza tabù.
  2. Fare la prima mossa, l'uomo non deve esitare a farsi avanti con la consorte, facendola sentire desiderata. Dopo mesi di astinenza può svilupparsi un disagio che porta a rimandare la 'prima volta'. Buttatevi!
  3. Creare l'ambiente giusto lasciando le preoccupazioni fuori dal letto: luci soffuse, olii da massaggio, candele profumate e musica di sottofondo.
  4. Ritagliarsi dei momenti a due, organizzando una cena nel ristorantino preferito, una serata fra amici o un paio d'ore al cinema senza sentirsi in colpa, sono proprio tali momenti a stuzzicare la giusta complicità.
  5. Largo ai piaceri della vita, sì a parole d'amore e via libera a giochi erotici con unguenti e lubrificanti che risveglino il desiderio.
  6. Pensare a sé stessi, è provato che solo sentendosi in pace con sé stessi si può essere dei buoni amanti e dei genitori sereni.
  7. Abbasso tabù e complessi inutili, gli uomini certi difetti non li notano neppure, anzi forse non faranno che ammirare il seno di due taglie in più della partner!
  8. Ricorrete all'aiuto di un sessuologo, se nonostante gli sforzi, il desiderio continua ad essere inesistente anche dopo molto tempo, forse il problema è da ricercare altrove.