La disoccupazione giovanile decresce dello 0,3%, ma quella generale cresce ancora del 4,2%, numeri pubblicati dall'Istat; il numero cresce toccando i 3 milioni e 222 mila persone, 127 mila in più del maggio 2013.

La disoccupazione femminile tocca il massimo storico da quando esistono le serie storiche mensili, raggiungendo il 13,8%, dato molto preoccupante ma in linea con l'incremento della disoccupazione del Paese.

Susanna Camusso, segretario generale della Cgil dice che il 2014 è stato un anno nero per l'occupazione, aggiungendo che sono necessarie politiche che rimettano al centro il lavoro, come bene fondamentale per programmare il proprio futuro; in questo senso, secondo la Camusso, gli impegni del governo non rassicurano i lavoratori ed il sindacato, pronto ad affrontare un autunno caldissimo.

Il segretario chiede che il governo trovi le risorse per garantire gli ammortizzatori sociali, comprese la cassa integrazione e la mobilità in deroga, problemi molto importanti ai quali il governo deve obbligatoriamente dare risposte certe, nessuno può restare tagliato fuori da queste decisioni.

Ancora la Camusso aggiunge "Non si può andare al ministero dello sviluppo economico, senza avere margini di trattativa, non serve a nulla, anche per ciò che concerne gli ammortizzatori sociali è riduttivo parlare di sei mesi più due, si dovrebbe affrontare il discorso sulla base di altri fattori, uno su tutti quello relativo ai tempi di possibile ripresa di quella determinata azienda; abbiamo anche segnali che arrivano da più fronti, secondo cui le aziende stiano licenziando i lavoratori, perché la regione in questione non garantisce le risorse per l'accesso alla cassa integrazione, respingendo le domande".

Questo fenomeno secondo la Camusso rischia di aumentare a causa delle ultime dichiarazioni del ministro Poletti reo di voler diluire i tempi di tali accordi, creando una situazione di confusione che non giova a nessun lavoratore in situazione già di per sé svantaggiosa.

Questi argomenti saranno al centro di un autunno che su quello che è l'argomento riguardante il lavoro, si annuncia caldissimo e con tanti problemi da risolvere, insieme alle altre sigle sindacali che già si posizionano sul piede di guerra.