Dal marzo 2015 si potrà fare shopping on line anche utilizzando il Bancomat. Lo ha annunciato Sergio Moggia, direttore generale del consorzio Bancomat secondo il quale lo sbarco del Bancomat nel mondo dell'e-commerce non vuole essere una concorrenza alle carte di credito o alle ricaricabili, dal momento che l'ancora basso livello di utilizzo del web per fare acquisti in Italia rispetto alla media europea fa sì che ci sia spazio per tutti.
COME FUNZIONERA' IL BANCOMAT SUL WEB
Per utilizzare la carta Bancomat per fare acquisti in rete sarà sufficiente recarsi presso la propria filiale e chiederne l'attivazione per lo shopping online. Una volta attivata la funzione web, al momento di effettuare il pagamento su un sito di e-commerce, si verrà automaticamente reindirizzati al sito della propria banca che, effettuate le dovute verifiche, autorizzerà l'addebito sul proprio conto. Un sistema, sostiene Moggia, che permetterà di garantire ai clienti un elevatissimo standard di sicurezza, visto che non sarà necessario digitare alcun codice di sicurezza. Anche nel caso in cui dovessero essere catturati dei dati, questi non potranno in alcun modo compromettere la sicurezza della carta.
LO SHOPPING ON LINE IN ITALIA
La novità annunciata dal consorzio Bancomat potrebbe rivelarsi il volano decisivo per il decollo dell'e-commerce in Italia che, pur crescendo con percentuali importanti (l'8 per cento nel 2012), rimane ampiamente al di sotto della media europea proprio a causa dell'impossibilità di utilizzare la carta Bancomat per le transazioni. Non tutti, infatti, possiedono una carta di credito o una prepagata, mentre il Bancomat è di gran lunga la carta più diffusa in Italia, con 34 milioni di esemplari.
Un'iniziativa, quindi, che non solo s'inserisce in un trend di crescita, quello dello shopping on line, ma promette allo stesso tempo di contribuire ad un suo ulteriore sviluppo, fornendo lo strumento per far crescere le 75 operazioni di pagamento pro capite effettuate con moneta elettronica in Italia, a fronte di una media di 194 operazioni fatte registrare dagli altri paesi europei.