Da quindici giorni il personale carcerario belga è in sciopero. Si protesta contro i maltrattamenti e l'abuso di potere sui detenuti. Uomini e donne rinchiusi per giorni e privati dei diritti fondamentali più elementari dell'essere umano, costretti in condizioni igieniche e sanitarie pessime. La situazione delle carceri belghe sembra creare un precedente senza paragoni in una Europa civile come quella che vuole disegnare Bruxelles.
Il Ministero della Giustizia e il Governo belga dovranno far fronte a questa situazione che va avanti a oltranza. Nel frattempo, i detenuti non ricevono cure mediche, né le visite dei familiari a causa della mancanza di personale di sorveglianza e degli inservienti. Una vergogna. Da tempo in Belgio ci si è posti il problema del sovraffollamento delle celle e dell'inadeguatezza del personale. Cosimo Agostino, delegato del sindacato Csgp e guardia carceraria a Forest, dice in un'intervista alla Rtbf che "c'è un sovraccarico di lavoro e (che) il personale non è formato".
Nel frattempo si attendono gli esiti delle proteste contro la costruzione del nuovo mega carcere ad Haren, a nord di Bruxelles, una struttura mastodontica con la capienza di più di 1100 detenuti su una superficie di 18 ettari, che dovrebbe risolvere il problema del sovraffollamento.
Le dieci associazioni che si sono opposte a questo progetto si sono espresse in questi termini: “Da quando abbiamo sentito parlare del progetto per il mega carcere, abbiamo continuato a chiedere spiegazioni ai funzionari eletti, ma non abbiamo mai ricevuto risposte chiare. Vogliamo preservare il carattere semi-rurale di Haren e il mega carcere lo impedisce". E hanno aggiunto: "Abbiamo accettato già molte infrastrutture (NATO, Ring, SNCB, Infrabel) che costringono un territorio che il nuovo piano generale di Bruxelles esplicitamente intende mantenere aperto".
Le proteste fanno riferimento allo sfruttamento del territorio e al benessere dei cittadini che si vedrebbero affogati dall'ennesimo "mostro di cemento".
Il mega carcere, pertanto, non risolverebbe il problema del sovraffollamento delle attuali strutture, ma ne provocherebbe di nuovi. Altro problema per il Belgio, su cui si sono sollevate non poche questioni, è la presenza sempre maggiore di jihadisti nelle carceri di tutto il Paese.