Anche oggi 31 ottobre ci sono news riguardanti la questione della riforma delle pensioni 2014/2015. Questa volta a prendere la parola, durante un'audizione alla Camera dei Deputati, è stato Tiziano Treu, il commissario straordinario dell'Inps, che ha parlato del nuovo assetto che potrebbe avere l'istituto dopo le riforme del mercato del lavoro e del Tfr in busta paga, partendo dal problema dell'equilibrio di bilancio.

Intanto, sembra essere confermata una vera e propria trasformazione per quanto riguarda la previdenza complementare, il secondo pilastro del sistema previdenziale, e vedremo quale incidenza avrà nel 2015.

Riforma pensioni 2014/2015, news 31/10: Treu annuncia i problemi di riorganizzazione dell'Inps

Tiziano Treu è intervenuto durante un'audizione alla Camera dei Deputati perché sollecitato a rispondere intorno ad alcune questioni che riguardano la ristrutturazione dell'istituto pensionistico a seguito delle riforme che si stanno avendo nel mercato del lavoro. Il commissario straordinario dell'Inps ha dichiarato che l'istituto è una struttura altamente complessa ma decisamente solida, la questione riguarda la "governance", cioè l'assetto normativo che permette di costituire piani di organizzazione a breve e lungo termine.

Secondo Treu c'è una contraddizione tra l'operazione di inserimento del Tfr in busta paga, provvedimento che privilegia un bisogno immediato e i tagli alla previdenza complementare che invece dovrebbe essere sostenuta a lungo termine. Ad intervenire è stato poi anche Di Gioia, Presidente della Commissione, che ha sottolineato come la riforma delle Pensioni Fornero creerà uno scontro generazionale, tra chi usufruisce del sistema retributivo e chi invece potrà godere soltanto del sistema contributivo che produrrà assegni pensionistici molto esigui e "magri". Insomma, c'è una richiesta precisa di intervento sulla materia pensionistica. E chissà che il 2015 non sia finalmente l'anno di una riforma delle pensioni che sia realmente strutturale.

Riforma pensioni 2014/2015, news 31/10: come funzionerà la previdenza complementare

La riforma delle pensioni Fornero ha prodotto come norma fondamentale il passaggio dal calcolo retributivo al calcolo completamente contributivo dell'assegno pensionistico. Come abbiamo già detto, le pensioni per chi entra oggi nel mercato del lavoro saranno molto esigue ed è per questo che sempre di più si parla di previdenza complementare. La questione è che nella legge di stabilità 2015 è previsto un innalzamento del prelievo fiscale piuttosto deciso. Se rimane intatta la deducibilità dei contributi entro e non oltre la soglia di 5.164,57 euro, è comunque previsto un innalzamento della tassazione dall'11,5% al 20%. Ciò che non funziona nel sistema pensionistico italiano è proprio il fatto che, da un lato si impone il passaggio al contributivo, dall'altro, di fatto, si penalizzano coloro che intendono assicurarsi una pensione complementare attraverso l'innalzamento del prelievo fiscale. Una riforma delle pensioni 2015 non potrà non tenere conto di questa dinamica complessa e agire di conseguenza.