A mente serena e con maggiori informazioni, cerchiamo di fare il punto sulle novità relative al settore scolastico. Da più parti vengono invocate riforme per l'assunzione del personale precario, per il contratto, per gli esami di maturità, vediamo allora come si risponde da parte del governo a tali istanze o a tali aspettative.

Procediamo con ordine.

Esami di stato ( o maturità)

La proposta di una commissione formata da solo personale interno, ad eccezione del presidente, è "stata appesa al chiodo". La ministra Giannini, sembra però non demordere: lascia ventilare il proposito che la stessa verrà ripresentata a gennaio, con il decreto sulla "buona Scuola".

La decisione di ritirarla è stata giustificata con la motivazione che la legge di stabilità non era il "luogo giuridico" idoneo per rivoluzionare gli esami di fine ciclo scolastico, ma anche a seguito delle proteste e raccolta di firme da parte di organizzazioni di docenti, convinti che l'esame, così rivoluzionato, poteva diventare una "farsa" se non una "pagliacciata".

Accantonato il problema commissione, però, il Miur dà le date sullo svolgimento delle prove scritte:

  • mercoledì 17 giugno 2015, inizio con la prima prova scritta (il tema)

  • La seconda prova, quella d'indirizzo, è stata stabilita per giovedì 18 giugno 2015.

  • La terza prova si svolgerà martedì 23 giugno 2015.

Assunzione personale precario.

Prevista l'immissione in ruolo di 149mila precari delle graduatorie ad esaurimento. Decisione attesa da anni dal personale precario, docente e non docente, che a gran voce in questi anni ha chiesto la stabilizzazione. Ma a tal proposito si è aperta la vertenza dei Diplomati magistrale ante 2001. Il Consiglio di Stato ha dato ragione a chi aveva fatto ricorso per il riconoscimento del diploma abilitante all'insegnamento, con la conseguente richiesta di inserimento nella prima fascia, quella a scorrimento, anticamera per l'immissione in ruolo.

Quindi graduatorie da rivoluzionare, nel momento in cui il Miur farà propria la sentenza dell'organismo giuridico.

Contratto ed aumenti stipendiali

Confermato il blocco degli stipendi. Nulla di nuovo, quindi, per quel che riguarda il rinnovo del contratto, ormai fermo da anni, da troppi anni. Blocco che ha generato una levata di scudi da parte di tutte le organizzazioni sindacali.

Scioperi e manifestazioni di protesta sono all'ordine del giorno delle varie sigle sindacali. Confermato, invece, il bonus di 80 euro in busta paga. C'è però da evidenziare che per i dipendenti pubblici non vale la proposta del Tfr in busta paga. Gli altri lavoratori, quelli del settore privato, anche se su base volontaria, potranno scegliere se ricevere il Tfr, mentre per il comparto scuola, come per tutti i dipendenti pubblici, ciò non sarà possibile. Misura che li discrimina e che diventa motivo di lamentele e proteste.