Il meccanismo di uscita anticipata con Quota 100 non è poi un argomento così urgente. Difatti, occorrerebbe dare maggiore priorità alle misure utili per le lavoratrici che potrebbero prendere piede a partire dall'inizio della cosiddetta Fase 2 che dovrebbe iniziare a breve.
Attesa per l'Ape volontario
Così il Presidente della Commissione Lavoro alla Camera cesare damiano avrebbe esposto i temi caldi da affrontare a margine dell'avvio della seconda fase sulla previdenza.
Ancora tanta attesa per la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto attuativo sull'Ape volontario visto che chiuderebbe definitivamente la fase 1 e consentirebbe la discussione degli argomenti rimasti ancora irrisolti nonostante l'entrata in vigore della nuova Legge di Stabilità. Si tratta del riconoscimento dei lavori di cura e assistenza ai fini contributivi per le lavoratrici oltre al blocco dell'adeguamento dei requisiti alla speranza di vita che a partire dal 2019 determinerebbe un aumento dei requisiti pensionistici fino all'età anagrafica di 67 anni per il conseguimento della pensione di vecchiaia.
Nel mirino dell'esecutivo anche l'Ape donna, ovvero una misura simile all'Ape Sociale studiato appositamente per le lavoratrici di sesso femminile. Spazio anche all'estensione del meccanismo di Quota 41 a favore dei lavoratori precoci che darebbe loro la possibilità di lasciare anticipatamente il lavoro dopo il raggiungimento di almeno 41 anni d versamenti contributivi indipendentemente dall'età anagrafica a condizione di aver iniziato a lavorare almeno 12 mesi prima del compimento del 19 esimo anno di età. Una misura molto discussa negli ultimi mesi visto che coinvolge solo le categorie più economicamente svantaggiate.
Proroga dell'OD e Quota 100 ancora fermi al palo
Nessuna novità, invece, per quanto riguarda la proroga del regime sperimentale donna che faciliterebbe ancora di più l'accesso al pensionamento delle lavoratrici anche se sarebbero costrette ad accettare il ricalcolo dell'assegno previdenziale secondo il metodo contributivo.
Quanto alla cosiddetta Quota 100 il deputato del Partito Democratico Cesare Damiano preferisce prendere tempo visto che, al momento andrebbero risolte le questioni più urgenti. Come riportato da Termometro Politico, infatti, avrebbe affermato: "Io preferirei prima risolvere il problema del riconoscimento del lavoro di cura per le donne e dell'Ape Sociale che ha avuto molte più domande del previsto".