Dopo gli sbarchi dei giorni scorsi sulle coste della Sicilia, anche le coste salentine diventano meta degli scafisti. Come riportato dall'Agenzia Giornalistica Italiana, nella mattinata odierna, le forze dell'ordine di carabinieri e polizia hanno rintracciato un gruppo di 23 migranti uomini, donne e bambini probabilmente siriani nei pressi della marina leccese di San Cataldo a solo 10 chilometri dal capoluogo salentino.

I vestiti bagnati dei clandestini hanno fatto subito pensare ad uno sbarco che effettivamente sarebbe avvenuto nella notte sulla costa adriatica salentina in località Ciccio Prete, zona posta sotto il demanio del comune di Vernole, probabilmente da un gommone che è poi riuscito a riprendere il largo.

I migranti saranno trasportati al centro "Don Tonino Bello" di Otranto 

Il gruppo, in buone condizioni di salute, è stato trasferito presso il centro Don Tonino Bello di Otranto. La struttura, precedentemente usata come centro di permanenza temporanea e chiusa nel 2005, è stata trasformata in centro di prima accoglienza per far fronte all'emergenza immigrazione che potrebbe interessare anche le coste salentine.

Al momento del fermo da parte della polizia, il gruppo di migranti era diretto verso Lecce, probabilmente verso la stazione, pronti a lasciare il salento e partire per il nord o per qualche paese europeo, come accade quando nessuno li ferma. Come avvenuto per gli sbarchi dei giorni scorsi, membri delle organizzazioni criminali che gestiscono la tratta dei clandestini sono stati cercati anche all'interno del gruppo di migranti. Il più anziano del gruppo, secondo quanto riportato da LeccePrima.it, aveva in tasca oltre duemila euro, ma questo non basta per far di lui uno scafista. I limiti linguistici rendono difficile capire da dove il gruppo sia partito, forse dalla Grecia o forse direttamente dalla Siria. In attesa delle decisioni della politica italiana ed internazionale i trafficanti di migranti non si fermano, neanche durante il giorno della Liberazione.