Oggi è stata fatta chiarezza sul futuro prossimo di Alfa Romeo, dopo le incertezze che hanno caratterizzato questo ultimo periodo. In seguito al rallentamento dell'economia cinese, il numero uno di FIAT Chrysler Automobiles Sergio Marchionne oggi a Londra ha presentato al consiglio d'amministrazione di Fca il nuovo piano industriale di Alfa Romeo. Questo conferma l'uscita di Alfa Romeo Giulia nel corso di questo 2016.

La nuova berlina di classe 'D' dovrebbe sbarcare in concessionaria a partire dal prossimo mese di aprile, mentre le sue ordinazioni dovrebbero cominciare nella seconda metà di marzo. Questo avverrà subito dopo il Salone dell'auto di Ginevra, dove verrà mostrata la versione base della Giulia fino ad ora rimasta inedita. 

Tutte le vetture che vedremo sino al 2020

Confermato anche che con un leggero ritardo, entro la fine del 2016 dovrebbe essere presentato il primAlfa Romeo Suv. Questo inizialmente doveva sbarcare in concessionaria nel 2016 ed invece arriverà nel 2017. La terza automobile che uscirà dagli stabilimenti italiani della casa automobilistica del Biscione sarà la nuova ammiraglia.

Una berlina premium di segmento 'E', che sarà erede diretta della mitica 'Alfetta'. Questa vettura, andando a guardare i piani industriali che oggi Marchionne ha svelato, dovrebbe arrivare tra il 2017 e il 2020. Molto probabilmente sarà il 2018 l'anno giusto per la sua presentazione. Dopo la nuova Alfetta sarà il momento di due nuovi Suv, il primo dovrebbe essere di classe 'C' mentre il secondo di grandi dimensioni. 

Tra le auto che arriveranno nei prossimi anni, vi saranno anche due vetture sportive, di queste al momento si sa molto poco. Si tratterà di due modelli di nicchia, forse uno di questi sarà una versione speciale della Giulia.Un'altra novità molto attesa  sarà la nuova generazione di Alfa Romeo Giulietta, questa uscirà non prima di qualche anno.

Del resto deve ancora arrivare sul mercato il restyling della versione attuale e dunque è probabile che questo nuovo modello sia uno degli ultimi ad arrivare, anche se al momento non si esclude un anticipo sui tempi.