In seguito al rallentamento dell'economia cinese, Sergio Marchionne e soci sono costretti a rivedere i piani industriali per quanto concerne il rilancio di Alfa Romeo. Dalle prime notizie che trapelano da Londra, si evince molto chiaramente che vi saranno dei tagli sia di prodotto che di produzione, per quanto concerne la gloriosa casa automobilistica di Arese. Inoltre, a quanto pare, la gamma dei nuovi veicoli con i quali il Biscione si dovrebbe finalmente rilanciare subiranno dei ritardi. Questa infatti non sarà più completata, come affermato in un primo momento, entro la fine del 2018, ma bisognerà aspettare almeno fino alla metà del 2020.

Cosa cambia adesso

Dunque si punterà maggiormente a fare bene sui mercati europei e nord americani, che al momento sono quelli che godono di migliore salute. Questo vuol dire che taluni veicoli vedranno un debutto posticipato, mentre altri potrebbero a sorpresa essere anticipati. Tra questi la nuova generazione di Alfa Romeo Giulietta, che nascerà su di una versione accorciata della piattaforma modulare 'Giorgio', la stessa utilizzata per la berlina Alfa Romeo Giulia. Questo significa che anche gli investimenti saranno spostati più in avanti e questa sicuramente non è una buona notizia per tutti i lavoratori degli stabilimenti interessati alla produzione delle nuove vetture tra cui spiccano Mirafiori e Cassino.

Questi infatti speravano in un rilancio della produzione di questi stabilimenti.

Negli scorsi giorni infatti alcuni noti rappresentanti dei più importanti sindacati dei lavoratori presenti nelle fabbriche di Fca avevano manifestato tutte le loro preoccupazioni circa questi probabili rinvii, che adesso sono divenuti ufficiali.

A questo punto diventa fondamentale per Alfa Romeo fare bene con i primi veicoli che arriveranno sul mercato. Questo a cominciare dalla berlina Alfa Romeo Giulia, il cui debutto in concessionaria dovrebbe avvenire a partire dalla prossima primavera, dopo la presentazione della gamma intera che avverrà in marzo al Salone dell'automobile di Ginevra.