Di Alfa Romeo Giulia negli ultimi giorni si sta parlando davvero molto. Questo soprattutto in seguito ai test drive della stampa italiana ed estera che sono stati effettuati negli scorsi giorni a Balocco. Oggi vi vogliamo portare la testimonianza di un addetto ai lavori, che ha voluto dire la sua sulla nuova berlina di segmento 'D', con cui il Biscione si prepara a dire la sua in un segmento di mercato dove ormai da molto tempo Mercedes, Audi e BMW hanno una certa supremazia sulla concorrenza.

Parliamo di Roberto Fedeli, CTO della casa del Biscione, il quale oggi ha rivelato di ritenere la nuova Giulia una vettura molto diversa rispetto alle dirette concorrenti delle case automobilistiche tedesche. 

La spiegazione di Fedeli sulla principale differenza

Secondo lo Chief Technical Officer della casa milanese, la principale differenza tra Alfa Romeo Giulia e le avversarie teutoniche sta nel fatto che mentre le case tedesche sviluppano prima i modelli base e poi quelli dalle prestazioni più evolute, la casa di Arese ha deciso di procedere nella maniera opposta. Infatti prima si è deciso di produrre e sviluppare la versione più sportiva 'Quadrifoglio', quella per intenderci che ha fatto il giro di posta record al Nurburgring, solo successivamente da questo modello sono derivate le versioni base, viste di recente.

Si tratta di una strategia espressamente voluta dai vertici del noto brand automobilistico italiano. Questa strada è stata percorsa con l'intento di realizzare una vettura libera da vincoli e costrizioni, che invece i modelli base devono sopportare.

In questa maniera assicurata la fluidità di guida anche alla 'base'

Secondo Roberto Fedeli, dunque partendo dalla Quadrifoglio ed essendo liberi da qualsiasi vincolo in questa maniera i tecnici che hanno realizzato la nuova Alfa Romeo Giulia, sono riusciti a garantire una buonissima fluidità di guida anche ai modelli base, come possono testimoniare i giornalisti che l'altro ieri hanno avuto il piacere di provare la Giulia a Balocco. Questo anche perché i materiali utilizzati sono stati gli stessi per tutte le vetture.Per Fedeli tutto questo è frutto di una visione sistemica nella realizzazione di una vettura che i tedeschi non hanno.