Il convegno sugli ecoreati a Napoli, tenutosi lunedì 14 marzo, ha innalzato un vespaio di polemiche. L'iniziativa non ha fatto parlare di sé per l'importante tematica trattata, ma per la presenza, tra i relatori, del noto cantautore Gigi D'Alessio. Invitato per raccontare del suo impegno nell'ambito della Terra dei Fuochi, il cantante partenopeo è stato pesantemente osteggiato da alcune associazioni forensi, che non ne gradivano la presenza "perché indagato".
L'atteggiamento di parte degli avvocati penalisti intervenuti al convegno partenopeo, è stato denunciato da Gennaro Demetrio Paipais, presidente dell'Unione dei giovani penalisti. Questi ha spiegato che alcuni colleghi hanno chiaramente minacciato di far sospendere l'incontro se Gigi D'Alessio non fosse stato allontanato. Secondo alcune associazioni forensi, l'artista partenopeo, essendo un indagato, non sarebbe stato ospite gradito,soprattutto come relatore dell'evento. Paipais, dal canto suo, si è detto dispiaciuto e sorpreso di questo atteggiamento da parte dei penalisti, i quali dovrebbero essere i primi a garantire "la presunzione d'innocenza", sottolineando che il "reato" per il quale D'Alessio è finito nel mirino della magistratura è quello di "aver strattonato un fotografo in casa sua".
Infine, Paipais ha anticipato che si rivolgerà presso le sedi opportune per risolvere questo increscioso imprevisto.
Gigi D'Alessio al convegno parla dell'impegno per la Terra dei Fuochi
Ad ogni modo, il cantautore napoletano è intervenuto e ha raccontato la sua esperienza nello svolgere alcune attività benefiche per il territorio campano. Innanzitutto, l'artista ha ricordato come non abbia avuto alcun problema a prestare il volto ad una campagna di beneficenza per delle famose acque minerali, che prevedeva la donazione di 30 centesimi per confezione venduta. Al termine dell'iniziativa, sono stati raccolti circa 500 mila euro. Ma nelle parole di Gigi D'Alessio c'è un pizzico di amarezza per una serie di problematiche e di ostacoli che ha dovuto affrontare nell'impegno profuso verso la "sua" Campania.
Il cantante è tornato sull'episodio del concerto di beneficenza dinanzi alla Reggia di Caserta, grazie al quale si riuscì a donare all'ospedale un'ambulanza per bambini. Dopo aver sottolineato che al termine dell'evento è stato attaccato, insieme agli sponsor, per aver inquinato l'ambiente con le bottiglie di plastica che servivano, in realtà, per le donazioni, è tornato sulla questione ambulanza evidenziando come, allo stato attuale, il mezzo di soccorso sia fermo ed inutilizzato. Inoltre, Gigi D'Alessio ha ricordato che sta anche portando avanti delle iniziative per il Santobono-Pausilipon di Napoli e per il Moscati di Aversa, ma al momento è piuttosto amareggiato perché: "Non ho raccolto nulla".
Infine, in chiusura del suo contestato intervento al convegno sugli ecoreati, il cantautore ha affermato che da quando è emersa la polemica sull'eliminazione del suo nome e cognome dall'ambulanza (inutilizzata) per l'emergenza neonatale tutti gli sponsor e le aziende alle quali si è rivolto per proporre nuove iniziative benefiche si sono tirate indietro: "non vogliono investire".