Non è la prima volta che si leggono notizie riguardanti l'abbigliamento e, più in generale, il look che viene adottato dagli studenti a scuola, in particolar modo quello che riguarda gli adolescenti: a questo proposito, le opinioni solitamente si spaccano tra il fronte dei tolleranti e quello dei contrari. Jeans stracciati, pantaloncini, leggings, magliette scollate e minigonne vertiginose ma anche pantaloni a vita bassa tra i ragazzi con tanto di biancheria intima in 'bella vista'.

Ultime news scuola, domenica 13 marzo: a Napoli scoppia un 'caso piercing'

Questa volta è il piercing a salire sul banco degli imputati, un'altra di quelle mode diffusissime tra i giovani. La notizia, riportata dal quotidiano partenopeo 'Il Mattino', viene dal liceo classico Orazio Flacco di Portici (Napoli) dove un professore non ha affatto gradito la presenza di un piercing al naso, portato da una sua allieva. Da qui l'invito alla ragazza di coprire quel piercing prima di entrare in classe. Sembra che la ragazza non abbia voluto ascoltare l'ordine imposto dal docente, il quale, di conseguenza, l'ha invitata a starsene fuori dall'aula di lezione.

Non ci è dato di sapere se la studente abbia poi, di fatto, ubbidito alla richiesta dell'insegnante: il fatto è che l'episodio, come spesso accade, ha fatto immediatamente il 'giro dell'istituto', diffondendosi ben presto anche sui social network.

Preside del liceo Flacco: 'Tolleranza e rispetto, tuteliamo la libertà di espressione dei giovani'

Premesso che nel regolamento interno del liceo non viene espressamente indicato il divieto di indossare un piercing, la preside del liceo Orazio Flacco, Iolanda Giovidelli, ha dichiarato al 'Mattino' di voler prendere in considerazione quanto accaduto, promettendo di eseguire al più presto ulteriori approfondimenti.

La dirigente scolastica ha, comunque, fatto presente come la Scuola abbia anche il dovere di tutelare la libertà di espressione dei giovani, purchè non vada a ledere i diritti altrui e rispetti sempre il pubblico decoro. Tolleranza e rispetto, dunque, secondo la preside, accettando ciò che è diverso da noi.