La notizia è ben più grave degli "attacchi di panico" che caratterizzano la sinistra in probabile scissione, ma anche la destra con Berlusconi che mina l'asse Meloni-Salvini. Promosso soprattutto nei fatti dalla solita Boldrini, diversamente italiana, il parlamento si accinge a varare un inquietante disegno di legge contro le cosiddette bufale web, punibili con multe e persino il carcere!
Sta passando il mito dell'informazione web bufala, mentre quella dei media "tradizionali" sarebbe la quintessenza della verità. Siamo ben oltre ormai lo Stato di Diritto e la libera informazione.
L'algoritmo scientificamente impossibile
Un paradosso esemplifica l'assurdità del futuro ddl squisitamente orwelliano. Anche uno studente matricola nelle scienze della comunicazione capirebbe l'impossibile gestione delle notizie nel web e sui Social in termini di criteri di verità o menzogna. Neppure un fantascientifico algoritmo o robot macchina pensante e intelligente, filosofo, ci riuscirebbe, lo stesso Mr.
Zuckerberg, paladino dell'antifake, mira a ben altro. Opere aperte sono qualsiasi informazione, nella stragrande maggioranza in certo modo e certo senso comunque verosimili, il relativismo è l'unico criterio ammissibile almeno in democrazia, il resto è questione di dialettica e conoscenza, inoltre - soprattutto - chi decide la menzogna o la verità delle notizie? A dir poco lucciole per lanterne, indimostrabili per abc della logica elementare, se non con strumenti degni di un Dottor Stalin e Goebbles clonati, sono i potenziali reati elencati: "chi pubblica o diffonde notizie false, esagerate o tendenziose attraverso social media o siti, che non siano espressione di giornalismo online; se può destare pubblico allarme, recare nocumento agli interessi pubblici, responsabile di campagne d'odio contro individui, volte a minare il processo democratico".
Criteri vaghissimi: più facile dimostrare asini che volano.
Fakes News e Parlamento
Un altro paradosso esemplifica che cosa coerentemente dovrebbe accadere, anche solo per i media tradizionali. Una cosa è certa ed è chiaro a tutti: le bugie sistematiche dei Politici 24 ore al giorno, documentate da archivi astronomici della stampa cartacea e della televisione. Sarebbe impossibile persino aprire il Parlamento, non ce ne sarebbe uno scampato alla rigorosa applicazione di una legge antidemocratica del genere. Legge che sarà un punto di non ritorno per la libera informazione, se non altro perché, piaccia o meno, anche la libera bugia è comunque il sale, Popper docet, delle società aperte e democratiche.
Per gli abusi dell'informazione, che riguardano sia il Web che ogni Media classico, lo stato di diritto già garantisce per chiunque la libertà di denunciare persino Facebook o un utente on line dell'Amazzonia o del Polo Nord.
Le bufale stesse, semmai si combattono con nuovi paradigmi culturali al passo con la rivoluzione elettronica, nuove griglie fin dalla scuola sempre attardata, vera e propria utopia allo stato attuale in Italia (e non solo in certa misura) dove prevale ancora il peggior umanesimo letterario e antiscientifico. Inoltre il mondo perfetto esiste solo nella mente folle di dittatori e caratteri autoritari, qualunque maschera indossino. Perché quel che la Boldrini e il governo PD intendono innestare è anche cosa relativamente vecchia: il trionfo del Pensiero Unico, la Neolingua di Stato come in Orwell “1984” o l'Unilingua delle società teocratiche, ovvero arabo musulmane nell'era attuale multietnica.