Roberto Speranza, deputato appartenente alla minoranza del Partito Democratico, commentando a caldo i risultati elettorali di questa seconda tornata, pone l'accento, sull'urgenza di un cambiamento all'interno di un PD, troppo distante dalle necessità reali dei cittadini. Speranza, è stato Capogruppo della Camera dei Deputati, dal 19 marzo 2013 al 15 aprile 2015, giorno in cui ha annunciato le sue dimissioni dal suo incarico e la sua uscita dal PD, in quanto in situazione era conflittuale con il segretario PD e Premier, Matteo Renzi, in seguito all'approvazione dell'Italicum.

Il deputato dissidente, è ora leader della Sinistra Riformista. Roberto Speranza, commenta i risultati elettorali, puntando il dito contro Matteo Renzi, reo, secondo lo stesso Speranza, di aver eccessivamente esaltato i risultati ottenuti dal suo governo. Il deputato della minoranza PD esprime il suo dissenso, a proposito dell'eccesso di protagonismo di Renzi, che si è tradotto nell'aver deluso il paese, con continue dichiarazioni eccessive, a proposito di: una ripresa economica, che in fondo c'è, ma che non rispecchia le aspettative che Renzi ed il suo governo avevano auspicato all'inizio del loro mandato e delle quali il paese avrebbe veramente bisogno per potersi dire fuori dalla crisi economica.

Effettivamente, le recenti dichiarazioni del numero uno della BCE Mario Draghi e del Ministro delle Finanze Pier Carlo Padoan, hanno annunciato per la fine del 2016, una ripresa economica di circa l'1,6%, dato che segnala la ripresa, ma una ripresa non sufficiente. Per poter parlare di effettiva ripresa, bisognerebbe arrivare ad un dato di almeno circa il 2,5%, come sostenuto dall'attuale presidente di Confindustria Boccia e dal suo predecessore, Squinzi.

Manca un rialzo del numero di posti di lavoro, che in fondo c'è, ma che non basta: secondo le ultime stime, la disoccupazione giovanile, come dichiarato sempre dallo stesso Speranza, tocca il 40%; ci sono ancora troppi imprenditori e commercianti, ai quali evidentemente, le misure prese dal governo, come il Jobs Act, comprendente ad esempio misure come, le tutele crescenti, l'eliminazione dei contratti collaborativi a progetto, la detassazione per assunzioni a tempo indeterminato, etc, non bastano, visto ancora l'alto numero di imprenditori e commercianti che decidono di chiudere le loro attività.

Roberto Speranza, sostanzialmente nelle sue dichiarazioni post-voto, mette in evidenza, come secondo lui, i cittadini con l'espressione del loro voto, abbiano messo in luce, l'eccessività delle conclamazioni renziane, contro la vera realtà sociale dell'Italia! Conclamazioni eccessive, che sempre secondo Speranza, hanno fatto segnare la vittoria in città come Roma e Torino, al Movimento Cinquestelle, che ha così strappato al PD due grossi centri di riferimento sul territorio italiano per il Partito Democratico.

Le aspettative del deputato della minoranza PD, nei confronti del governo Renzi si traducono, in pratica, in una speranza di avvicinamento da parte del governo alle reali necessità del paese, con una politica di seria ricerca di risorse per il paese, ove sia possibile trarle: lotta agli sprechi, tassazione equa, etc. Solo con una seria politica economica, secondo il leader di Sinistra Riformista, il PD potrà dichiararsi un partito veramente riformatore!