Un bambino di 2 anni è finito, per motivi da accertare, in un pozzo profondo 9 metri. Il dramma è avvenuto ieri, 1 aprile 2017, a Velletri (Roma). Sul posto sono arrivati immediatamente sia i vigili del fuoco che gli operatori sanitari. Il piccolo era ancora in vita. Ora le sue condizioni sono gravi. Il nonno del minorenne è stato aiutato da tanti pompieri a prelevare il bimbo dal pozzo.

Provvidenziale, dunque, è stato il tempestivo arrivo dei vigili del fuoco nel terreno dove si trova il profondo pozzo.

La tragica scoperta è stata fatta dal nonno

Attimi di panico e il timore di non farcela. Un bimbo di soli 2 anni, ieri, è finito in un pozzo, facendo un grosso volo. Il nonno ha riferito agli investigatori che il nipotino stava giocando ma, a un certo punto, non l'aveva più visto. Dopo ricerche durate qualche minuto è stata fatta la tragica scoperta. Il piccolo era nel pozzo pieno d'acqua. L'uomo si è subito calato nella cavità per tentare di far riemergere il nipote, figlio di una coppia di rumeni. Sono stati proprio questi a chiamare i vigili del fuoco e il personale del 118.

I pompieri, in men che non si dica, sono arrivati ed hanno estratto dal pozzo sia il minorenne che il nonno. Il bimbo è stato immediatamente trasportato al Pronto soccorso dell'ospedale di Velletri, dove i medici gli hanno riscontrato uno scompenso cardiocircolatorio. Il personale sanitario, dopo aver constatato la gravità delle condizioni del piccolo, ha disposto il trasferimento all'ospedale 'Bambino Gesù' di Roma.

Non è esclusa nessuna ipotesi

Una giornata dolorosa, quella di ieri, per due genitori rumeni. Il figlioletto stava giocando e, improvvisamente, è finito nel pozzo. Ad accorgersi dell'incidente è stato il nonno del bambino. Adesso il piccolo lotta tra la vita e la morte su un letto del 'Bambino Gesù', dove ieri è arrivato con un'ambulanza scortata da 2 auto dei carabinieri.

Un volo di svariati metri e poi l'impatto con l'acqua. Il romeno avrà provato molto dolore dopo la caduta. E' probabile che sia andato a finire contro le pareti del pozzo in muratura. Gli investigatori non escludono attualmente nessuna ipotesi, neanche quella di omesso controllo del minore che giocava vicino alla profonda cavità. Intanto ritorna alla memoria la tragedia del piccolo Alfredino Rampi, bimbo caduto in un pozzo, a Vermicino (Roma), nel lontano 1981.