L'Argentina, nazione nota anche per il dramma dei 'desaparecidos', sta balzando agli onori delle cronache per le 'desaparecidas', ovvero donne rapite, sottratte alle famiglie o obbligate a prostituirsi. Come riportano in Italia La Stampa e Il Messaggero, si stima che in Argentina ci siano circa 20mila schiave del sesso, donne che vivono nelle aree più povere della nazione o semplicemente immigrate. Tutte queste persone vengono costrette a vendere il loro corpo. Un fenomeno preoccupante e desolante su cui hanno acceso i riflettori anche numerose Ong.
Costrette a vendersi nei postriboli
Le 'desaparecidas' sono donne che, in Argentina, vengono persino vendute dai parenti a soggetti vicini al narcotraffico locale. Molte vengono sottratte in modo fulmineo ai loro familiari o ai loro fidanzati. Ebbene, dopo il sequestro, la vita di queste persone subisce una battuta d'arresto, visto che le loro residenze diventano postriboli o bordelli. I rapimenti avvengono frequentemente eppure il Governo argentino non fa nulla, anzi sembra che oscuri questa vera e propria piaga sociale. La lezione dei 'desaparecidos' della dittatura militare, insomma, non è bastata nel famoso Paese sudamericano. L'Argentina continua ad essere nazione di arrivo e transito di soggetti sequestrati, in prevalenza donne.
Il dramma delle 'desaparecidas' è alimentato anche dall'immigrazione clandestina. Le famiglie, nella maggior parte dei casi, denunciano la scomparsa delle loro care ma le autorità non riescono mai a rintracciarle. Ecco, allora, che il nome delle scomparse va ad allungare l'elenco tenuto dalla Sicurezza nazionale. Nel 2018 gli scomparsi erano oltre 10mila.
Le sfilate in Plaza de Mayo
Le autorità argentine non sono ignare, conoscono bene questo fenomeno, lo testimonia una apposita legge contro la tratta varata nel 2008. La normativa prevede che le donne devono dimostrare di essere state condotte nei bordelli contro la loro volontà. Qualche anno dopo il varo della suddetta legge, erano state introdotte pene più severe che, purtroppo, non hanno sortito gli effetti sperati.
La tratta delle donne, in Argentina, continua a rappresentare una delle peggiori piaghe del Paese; persino a Buenos Aires, ogni anno, scompaiono nel nulla tantissime donne. Contro questo fenomeno, ogni terzo venerdì del mese, sfilano in Plaza de Mayo i componenti dell'associazione Madres victimas de trata. Tale location è nota anche per le sfilate, ormai trentennali, delle madri dei desaparecidos vittime della dittatura militare. Oggi tante famiglie e genitori chiedono a gran voce la chiusura dei 'postribulos'. La tratta della prostituzione, nel mondo, provoca guadagni incredibili, basti pensare che il giro d'affari è inferiore solo a quello delle armi e della droga.