A distanza di dieci anni dalla sua scomparsa, il nome di Eluana Englaro rimane il simbolo della durissima battaglia per ottenere il riconoscimento per quella che è stata da sempre definita una “fine dignitosa”. Eluana, a seguito di un terribile incidente stradale aveva trascorso i suoi ultimi 17 anni di vita in stato di coma vegetativo fino alla morte avvenuta per cause naturali sopraggiunta in seguito all'interruzione dell’unica cosa che la teneva in vita, ovvero quella che in ambito medico viene definita la nutrizione artificiale. Il suo caso, di fama mondiale, divenne per la famiglia e la giustizia italiana una lunga battaglia giudiziaria.

Approvata la legge sul Biotestamento, manca ancora qualcosa

Il diritto alla fine dignitosa sopracitato venne sancito in via definitiva nel 2017 con l’approvazione della legge sul Biotestamento.

Nonostante l’affermazione del DAT (Disposizioni anticipate di Trattamento), a distanza di due anni sembrerebbe non essere cambiato nulla: mancherebbe ancora all'appello la banca dati nazionale delle Dat, elemento chiave della norma che servirebbe a garantirne la massima operatività. La vicenda di Eluana, alla quale come ricordiamo ne sono susseguite tante altre analoghe, sembra aver aumentato nella coscienza degli italiani quella che dovrebbe essere la consapevolezza sulla questione riguardante la fine-vita. Ad oggi, non sono ancora presenti dei dati che possiamo decretare ufficiali riguardanti le Dat depositate nel nostro Paese, ma possiamo affermare il numero moduli che riguardano il biotestamento presentati, reperibili dal sito web dell’Associazione Luca Coscioni, che sarebbero all'incirca 22.700.

Come sottoscrivere la Dat

La legge riguardante il Biotestamento, è stata emanata per dare la possibilità ad ogni cittadino italiano, in previsione di una futura incapacità nel poter autodeterminarsi, di esprimere quella che è la propria volontà a riguardo dei trattamenti sanitari, quindi il consenso o il rifiuto di avvalersi di scelte terapeutiche e trattamenti sanitari come ad esempio alimentazione e idratazione artificiale. Possono avvalersi della Dat tutti i cittadini che hanno compiuto la maggiore età e che al momento della richiesta versano in condizioni di intendere e volere. La redazione della Dat può avvenire secondo diverse modalità: tramite atto pubblico, tramite scrittura privata ovviamente autenticata o scrittura privata consegnata autonomamente presso gli uffici dello stato civile del comune di appartenenza. La Dat, in seguito alla sottoscrizione può essere rinnovabile, modificabile o revocabile in qualsiasi momento della vita del cittadino che la ha sottoscritta.